«Nei partiti tradizionali calabresi, quelli della bieca conservazione, è iniziato il consueto, quanto disgustoso, mercato delle vacche». È quanto afferma la deputata del Movimento Cinque Stelle Federica Dieni. «Secondo un meccanismo abbastanza rodato – spiega la parlamentare –, sono già state avviate le grandi manovre dei signori regionali delle tessere e dei voti, che senza ritegno si mettono “in vendita” al miglior offerente, cioè al leader, o presunto tale ritenuto, – a ragione o, più verosimilmente, a torto – il favorito per la vittoria finale alle prossime elezioni regionali. È, insomma, il solito squallido teatrino di politicanti che professano una sola fede: la propria autoconservazione. In Calabria – aggiunge Dieni – sta succedendo proprio questo: molti di quei maggiorenti che nel 2014 hanno – strumentalmente, a quanto pare – creduto in Mario Oliverio e nel centrosinistra, ora sono pronti a uscire da quella trincea melmosa per andare ad accucciarsi dietro un’altra barricata.
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