Si prende tempo e si perde tempo, perché i nodi restano ingarbugliati. Il centrosinistra cerca di organizzarsi in vista delle comunali del 26 maggio e per questo, nel tardo pomeriggio di ieri, i referenti dei vari gruppi si sono ritrovati nel salone della Cgil per iniziare a mettere qualche punto fermo su liste e candidature. Le novità riguardano sostanzialmente l’ipotesi dell’area progressista che fa capo ad Antonio Lo Schiavo di allestire una lista insieme a Sinistra italiana. Un progetto sul quale si sarebbe sondata la disponibilità dei maggiori esponenti dei due gruppi di metterci la faccia e candidarsi in prima persona; disponibilità che è stata manifestata e che costituisce la base per la costruzione del progetto alternativo alle altre forze in campo. Ci sarebbero i margini anche per formare una coalizione con due liste, con la seconda che verrebbe allestita dal Partito democratico, nello specifico quella parte di Pd lontana dai censoriani e che si identifica con il coordinamento cittadino guidato da Pino Ceravolo ed Enzo Romeo. Ovviamente questa ipotesi è subordinata ad una decisione che, in tal senso, dovrebbe prendere proprio l’assemblea del circolo cittadino. Un’assemblea che si pone in netto contrasto con l’area che fa capo all’ex deputato serrese ed al consigliere regionale Michele Mirabello, i quali vorrebbero far scegliere l’orientamento del Pd, con annesso simbolo, in sede di direzione provinciale, ben sapendo di avere, in quella sede, la maggioranza che permetterebbe loro di poter sposare ufficialmente la candidatura di Stefano Luciano.
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