giovedì,Aprile 25 2024

Comune di Vibo, è bufera sui Cis: l’opposizione teme la perdita dei fondi. E Russo si difende due volte

I consiglieri Giuseppe Policaro e Marco Miceli (“Vibo Democratica”) riaccendono i riflettori sui Contratti istituzionali di sviluppo urbano che vedono l’amministrazione in affanno. L’assessore: «Dobbiamo riprogrammare». Poi spiega: «Già presentata una idea progettuale». Ma tutto il lavoro dovrà essere rivisto e ripresentato in base alle nuove indicazioni

Comune di Vibo, è bufera sui Cis: l’opposizione teme la perdita dei fondi. E Russo si difende due volte
Palazzo Luigi Razza
L’ingresso della città dalla Statale 18

Il problema è stato sollevato dai consiglieri del gruppo di opposizione “Vibo Democratica” al Comune capoluogo: Giuseppe Policaro e Marco Miceli hanno chiesto di conoscere che fine abbiano fatto i Cis (Contratti istituzionale di sviluppo) che l’amministrazione del sindaco Maria Limardo avrebbe dovuto predisporre e presentare. L’esigenza di conoscere a che punta stia l’intera pratica nasce dal fatto che il Ministero per il Sud e la coesione territoriale, con lo scopo proprio di valorizzare le risorse del territorio, ha già stipulato il Cis per la Calabria. E a tale proposito, è stata avviata anche la raccolta delle proposte progettuali, che dovranno essere presentate dagli enti territoriali calabresi, singolarmente o in compartecipazione, le quali saranno oggetto del Cis. Le schede progettuali, contenenti le proposte, il Comune di Vibo dovrebbe inviarle alla Regione Calabria che opererà una prima preselezione. I progetti in questione dovranno riguardare la rigenerazione urbana, l’ambiente e la valorizzazione delle risorse naturali, il recupero dei beni artistici e culturali, la promozione del turismo eno-gastronomico, sportivo e religioso, la valorizzazione della cultura delle minoranze linguistiche.  A questi interventi si possono accompagnare anche quelli per i trasporti e la mobilità sostenibile a condizione che siano complementari ai progetti ammessi al finanziamento. [Continua in basso]

L’affondo di “Vibo Democratica”

Da sinistra: Giuseppe Policaro e Marco Miceli

Da qui, dunque, la decisione dei due consiglieri di opposizione di scavare a fondo e fare luce sulla vicenda anche perché in ballo ci sono quattrini preziosi per un ente con i conti in rosso. Detto, fatto: tempo fa è stata indirizzata al sindaco Maria Limardo una apposita interrogazione portata in aula dal presidente del civico consesso Rino Putrino in occasione del question time. A prendere la parola in aula è stato Marco Miceli: «Grazie al Contratto istituzionale di sviluppo, il Ministero per il Sud e la coesione territoriale offre alla nostra città uno strumento importante per poter investire nella valorizzazione delle nostre risorse. Viste le tantissime potenzialità inespresse – ha spiegato il consigliere -, le bellezze naturali e non solo, di cui il nostro territorio comunale dispone, credo che il sogno di ogni amministratore di Vibo sia sempre stato quello di poter disporre di finanziamenti per poter valorizzare le tante risorse che purtroppo ad oggi rimangono velate. Sarebbe, quindi, un vero peccato perdere questa opportunità eccezionale ora che si potrebbe disporre dei fondi. Ritengo – ha detto ancora Marco Miceli – che per incidere positivamente nello sviluppo di un territorio servano i soldi e le idee, ora che fondi, per incanto, ci sono, mi auguro che voi abbiate anche le idee perché un’amministrazione senza idee non è adeguata ad amministrare ed è meglio che vada a casa», ha tuonato l’esponente della minoranza a Palazzo Luigi Razza.

Secondo Marco Miceli, poi, «ancora più ingiustificabile sarebbe non presentare le proposte visto la recente proroga del governo che sposta la data di scadenza dei Cis dal 30 novembre al 15 dicembre 2021 fornendo ulteriore tempo prezioso per compilare le schede progettuali. L’interrogativo che noi poniamo con questa interrogazione è sapere quali siano, quindi, i progetti che intendete presentare e quali azioni sta intraprendendo l’amministrazione affinché si riescano a presentare le proposte progettuali alla Regione, che si occuperà di fare una preselezione, entro il prossimo 15 dicembre, al fine di non rischiare di perdere questa eccezionale opportunità di sviluppo sociale ed economico per il nostro territorio». [Continua in basso]

La replica (che ammette le difficoltà) dell’assessore Giovanni Russo

L’assessore Giovanni Russo

A provare a difendere le ragioni dell’amministrazione comunale del capoluogo ci ha provato Giovanni Russo, assessore ai Lavori pubblici, il quale ha riferito in aula che una parte di lavoro per la programmazione del Cis è stato fatto «grazie alla concertazione con le parti sociali, gli ordini professionali e le forze di opposizione, anche se solo un gruppo ha preso parte alle riunioni.  Adesso, però – ha inteso puntualizzare l’esponente della giunta Limardo – siamo chiamati a mettere in campo una nuova progettazione che tenga conto della città nel suo insieme. Serve, pertanto, riprogrammare il Cis che tuttavia non si distacchi dal precedente, ma è necessario fare uno sforzo enorme e abbiamo poco personale per farlo. È arrivata comunque la proroga – ha fatto presente ancora l’assessore comunale – che ci consente di guadagnare del tempo utile per presentare nel suo insieme una idea progettuale più precisa».

La controreplica di Marco Miceli all’assessore

«Io ho fatto una domanda ben precisa: quale fosse lo stato dell’arte dei progetti e se le schede saranno pronte per il 15 dicembre. Ma non ho ricevuto una risposta altrettanto precisa – ha dunque risposto il consigliere di opposizione – Anzi la sua è stata una non risposta. Trovo fuori luogo le sue lamentele per la carenza di personale, non scopriamo oggi il problema visto che due anni e mezzo fa già si sapeva a cosa si andava incontro a causa dell’elevato numero di pensionamenti che ci sarebbero stati al Comune entro la fine dell’anno, però non si sapeva che avremmo potuto beneficiare di tutti questi fondi per valorizzare il territorio. Sarebbe imperdonabile non sfruttarli e mi auguro  – questo l’auspicio di Marco Miceli – che non emerga per l’ennesima volta, come già accaduto in occasione della mancata partecipazione al fondo di 140 milioni di euro per realizzare e riqualificare i campetti sportivi o alla mancata partecipazione al bando nazionale per ottenere finanziamenti per la qualità dell’abitare, la difficoltà di questa amministrazione di utilizzare i finanziamenti pubblici, perdendo  – ha concluso il consigliere al termine del dibattito in aula – le uniche e straordinarie opportunità di sviluppo che la nostra città attualmente dispone». [Continua in basso]

E Russo controbatte, ma questa volta fuori dall’aula

Il sottosegretario Dalila Nesci

A Marco Miceli arriva anche l’ulteriore replica dell’assessore Giovanni Russo. Ma questa volta fuori dall’aula. Pensieri e parole sono affidati a un post sulla pagina Facebook  dell’assessore: «L’amministrazione comunale ha già presentato una proposta progettuale sui Cis racchiusa in ben 15 interventi che guardano nell’insieme l’intera città.  Lo ha fatto in data 24 febbraio 2020 dopo un lavoro di concertazione con le forze sindacali, sociali e con gli ordini professionali.  In questa fase – ha aggiunto il titolare dei Lavori pubblici del Comune – sono stati coinvolti ovviamente tutti i gruppi consiliari, alcuni dei quali hanno anche fornito delle idee che poi sono state recepite in alcune proposte progettuali presentate. Dopo un anno e mezzo di stop per la pandemia, i Contratti istituzionali di sviluppo, grazie al sottosegretario Dalila Nesci hanno avuto un nuovo impulso. La Regione fungerà da aggregatore delle proposte veicolate dagli enti territoriali che ora dovranno nuovamente ripresentare le schede progettuali secondo le nuove indicazioni richieste dall’Agenzia per la coesione territoriale».

Come amministrazione, Russo ricorda che «ci siamo subito attivati per la presentazione in tempo utile di quanto richiesto, tenendo conto che gli ambiti di azione che circoscrivono la narrazione dei Cis sono: ambiente, risorse naturali e riqualificazione urbana; cultura e minoranze etno-linguistiche; turismo; trasporti e mobilità sostenibili. Tutto ciò dovrà tener conto che in fase di valutazione svolte dall’Agenzia per la coesione e Invitalia, rilevanza sarà data alla maturità progettuale ed alla strategicità degli interventi. Senza polemica alcuna, ci tenevo a fare chiarezza sul punto onde evitare che si ingeneri inutile confusione. Piuttosto, a chi oggi afferma che saremmo senza idee, lo invito ad utilizzare le proprie energie nel dare contributi fattivi a chi, sta già da tempo lavorando per far sì  – ha concluso Russo – che la città di Vibo Valentia possa essere beneficiaria di questi importanti finanziamenti».

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