«Ultimamente a chi ha letto la stampa locale, l’amministrazione comunale di Spilinga, guidata dal sindaco Marasco, potrebbe apparire tra le più capaci ed efficienti di tutta Italia. Negli ultimi mesi, d’altronde, sfogliando diversi giornali, abbiamo letto molti articoli nei quali il sindaco Marasco e la sua giunta si fregiavano di innumerevoli interventi volti a migliorare l’assetto urbanistico, culturale ed economico del nostro paese. Grazie a loro, quindi, e solo a loro, molti progetti già realizzati e molti altri in itinere». Lo scrive in una nota il gruppo Spilinga nel cuore che evidenzia: «Di fronte a tutto ciò, nella consapevolezza che il ruolo dell’opposizione non deve essere aprioristicamente critico ma, anzi, deve essere il più possibile oggettivo nel valutare ciò che di buono si realizza per il paese, anche noi ci siamo rincuorati pensando di essere in buone mani, sperando seriamente in un concreto miglioramento». [Continua in basso]
«Tuttavia – si fa presente – esaminando più attentamente i documenti comunali nonché gli stessi articoli di stampa, ci siamo resi conto che a Spilinga tutto ciò che luccica non è oro, o meglio, non è oro estratto dalla miniera dell’amministrazione in carica e che, comunque, le bugie hanno le gambe corte, soprattutto quando si cerca di appropriarsi di meriti non propri, o ancora quando addirittura a seguito di precise richieste si tende a tergiversare intorno al quesito posto solo per mezzo stampa, adducendo spiegazioni insensate volte soltanto a screditare chi le ha manifestate. Da qui, quindi, la necessità avvertita da questo gruppo di esprimere alcune considerazioni, al fine di ristabilire la verità dei fatti e riconoscere a Chi effettivamente spetta il merito dei progetti intrapresi nel comune.
Altro articolo, altra bugia. Il 22 marzo veniva pubblicato un articolo con il quale il sindaco Marasco sosteneva che l’opera di messa in sicurezza e salvaguardia dell’acquedotto ad archi rappresenta “l’opera principale che l’amministrazione comunale aveva prefissato nelle priorità del mandato”. [Continua in basso]
Ebbene, in detto articolo, oltre all’elencazione dei lavori da espletare ed alla felicità condivisibile del nostro sindaco per l’avvio dei lavori di quella che Egli stesso dichiarava l’opera principale del suo mandato, non vi è menzione alcuna del lavoro svolto da coloro a cui, invece, è da attribuire la paternità di detta opera. Ed infatti, sebbene il sindaco Marasco dichiari che quest’opera era ed è la priorità del suo mandato, è altrettanto vero che tale progetto trova oggi la sua realizzazione grazie a Chi, con capacità e serietà, lo ha preceduto. Ci riferiamo al commissario prefettizio, Maria Rosa Luzza, che già in data 08.09.2020, tramite la deliberazione n. 36, aveva provveduto ad approvare definitivamente il progetto di cui trattasi e che, da allora, poteva già essere cantierabile.
Anche per tale vicenda ci saremmo, quindi, aspettati da parte del Sindaco Marasco maggiore umiltà e, soprattutto, il riconoscimento di un dovuto ringraziamento a chi oggettivamente è stato l’artefice di questa importantissima iniziativa. Ciò nonostante, ci auguriamo di cuore che questa amministrazione quanto meno vigili sulla prosecuzione dei lavori affinché vengano realizzati a regola d’arte; noi, d’altra parte, attueremo una costante vigilanza. [Continua in basso]
Dal momento dell’investitura del sindaco Marasco a Spilinga sono stati effettuati diversi interventi e tanti altri dovranno ancora essere realizzati. Ci riferiamo ai progetti relativi al Santuario della Madonna delle Fonti, al cimitero, alle scuole, all’illuminazione pubblica, agli spogliatoi del campo sportivo, all’impianto di videosorveglianza, alla strada Spilinga-Brattirò, nonché alle vie del centro abitato. Ebbene, di tutti questi progetti, neanche uno è riconducibile all’amministrazione Marasco. Sono, infatti, tutti interventi programmati e deliberati molto prima che lo stesso sindaco e la sua giunta si insediassero.
Sarebbe, quindi, auspicabile che i nostri amministratori di maggioranza, prima di impelagarsi in inutili forzature di paternità, facessero un bel bagno d’umiltà e riconoscessero i soggetti a cui attribuire i loro tanto decantati meriti. Anche perché, la realtà ci presenta una situazione totalmente diversa da quella fatta apparire. Basta pensare, che ad oggi, forse l’unico progetto interamente predisposto ed istruito da Marasco e dalla sua giunta, è stato dichiarato inammissibile per carenza di documentazioni.
Ci riferiamo, nello specifico, all’avviso pubblico inerente le domande di adesione alla misura 04, intervento 04.03.01, investimenti in infrastrutture; annualità 2021; per i Comuni con popolazione inferiore o uguale a 5000 abitanti, di cui al Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria” N°. 3041 del 22/03/2022 oggetto: psr calabria 2014 – 2020 – reg.(Ue) N. 1305/2013 – ddg N° 1635 del 19/02/2021, la cui domanda, per come testualmente riportato in graduatoria provvisoria, è stata ritenuta “non ricevibile/non ammissibile per incompletezza dell’allegato 1 e assenza di gran parte degli elaborati grafici”.
Alla luce di quanto sopra, ci auguriamo, una volta per tutte, che si finisca con la politica delle passerelle e della propaganda e si inizi, realmente e seriamente, a predisporre progetti che possano trovare reale attuazione e non rimanere, come nel recente passato, soltanto delle speranze oramai finite nel dimenticatoio. Infine, senza spirito di polemica, un plauso va fatto per la scelta di devolvere le indennità di funzione per la ristrutturazione del calvario. Tale decisione, qualora fosse stata concordata, avrebbe certamente trovato anche in noi massima condivisione. Comunque sia quando otterremo le dovute indennità provvederemo nel nostro piccolo, senza articoli di stampa e senza il bisogno di divulgare a tutti i costi ogni singolo atto, a metterle a disposizione della comunità».
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