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«Le idee racchiuse in se stesse s’inaridiscono e si spengono. Solo se circolano e si mescolano, vivono, fanno vivere, si alimentano le une con le altre e contribuiscono alla vita comune, cioè alla cultura”. E’ una frase di una famoso giurista e scrittore italiano, Gustavo Zagrebelsky. Ed è proprio nell’ottica della condivisione e della bellezza di questo gesto che abbiamo voluto proporre, come consiglieri di opposizione di Rinascita per Zambrone, la realizzazione di un corrimano con il sistema di lettura/scrittura Braille nel belvedere di Zambrone. Per far vedere il panorama a chi non può, per andare oltre nella visione di un turismo che deve diventare inclusivo e attento ad ogni esigenza». È quanto affermano Mariella Epifanio, Amelia Conca e Fabio Cotroneo, consiglieri di minoranza del gruppo “Rinascita per Zambrone”, in merito al progetto proposto all’amministrazione comunale che ha il fine di spiegare ai non vedenti la bellezza del panorama che si staglia davanti al belvedere e alle colline di Zambrone. [Continua in basso]

«L’idea – continuano i referenti – è nata dopo aver letto che un artista sardo, Paolo Puddu (cognome sardo, origini lombarde ed estro artistico misto a coscienza sociale che parla di un’Italia diversa da quella dei cori dell’intolleranza a cui troppo facilmente ci si abitua) ha realizzato a Napoli un corrimano in Braille, utilizzando le parole tratte da “La terra e l’uomo” di Giuseppe De Lorenzo». La proposta sottoscritta da Mariella Epifanio, Amelia Conca e Fabio Cotroneo, inviata a mezzo pec all’attenzione del sindaco e del presidente del consiglio comunale, è la seguente: «Cogliamo l’esempio di questo artista. Utilizziamo le parole di un artista calabrese che meglio spiegano la bellezza del luogo di cui si può godere dal Belvedere di Zambrone e facciamole incidere sul corrimano. Realizziamo a Zambrone questo progetto. Partiamo da un turismo inclusivo e programmiamolo poi, affinché sia all’altezza di una sana ed eccellente fruibilità da parte di tutti, con la costruzione di ottimi servizi e la presentazione di un territorio in ordine, accessibile, pronto ad ospitare chiunque voglia godere delle nostre straordinarie bellezze naturali. Coinvolgiamo anche l’Uici di Vibo Valentia. Facciamo qualcosa per gli altri e per la nostra terra». I consiglieri comunicano di avere già contatto l’associazione Uici di Vibo, nella persona del suo presidente, Giuseppe Bartucca, che si è detto «felice di questa straordinaria idea e pronti a collaborare nella sua realizzazione pratica, suggerendo anche l’effettuazione di un incontro sul posto al fine di comprendere quale possa essere la soluzione migliore che concili gli aspetti descrittivi e poetici».
Infine, i consiglieri comunali precisano: «Non ci resta che attendere la risposta delle figure amministrative interpellate, sicuri che questa idea sarà presto accolta da molti altri Comuni della costa tirrenica e non solo. Perché le idee condivise alimentano una sana cultura».

