“Basta un Sì”, il comitato si presenta (VIDEO)

C’è una parte di Vibo che è già pronta, schierata, in vista del referendum sulla riforma costituzionale. In 50 hanno aderito al comitato “Basta un Si”, tra cui 9 consiglieri comunali, oltre al direttore generale dell’Asp Angela Caligiuri, il direttore sanitario Michelangelo Miceli, il giornalista Mimmo Mobilio, l’avvocato Antonio Inzillo e molti altri. 

Hanno già sottoscritto l’adesione alcuni appartenenti alla società civile vibonese, e ieri si sono riuniti al 501 Hotel. Enzo Romeo, coordinatore, e Pino Costanzo, suo vice, insieme a Giovanni Di Bartolo della Consulta studentesca, sono stati i relatori dell’evento ed hanno spiegato i perché di questa posizione.

«Porteremo avanti questa battaglia sulla riforma costituzionale, senza una visione autarchica. Gli italiani devono decidere se è ora di svoltare o no. Diciamo “Si” per dire addio al bicameralismo paritario, che ha fatto il suo tempo, e per chiarire le competenze dello Stato Centrale e delle Regioni. Per questo serve una linea decisa e forte», ha asserito Romeo. Ma non solo, la riforma riguarda anche il referendum, l’abolizione del Cnel e molto altro ancora. 

«Bisogna fronteggiare chi si batte per il No. È necessario per il nostro paese intraprendere la strada per il cambiamento, anche perché la macchina ormai è farraginosa e lentissima. Questa riforma è frutto di un percorso lungo diversi anni, a partire dai famosi saggi di Napolitano», ha detto invece Pino Costanzo. 

«Abbiamo intenzione di cercare un dialogo con il resto dei comitati, anche perché siamo sulla stessa linea, non vedo perché non discuterne”» ha aggiunto Romeo. Quelli composti dalla triade Giamborino-De Nisi-Carratelli e “Basta un Si”, non sono i soli formati nel Vibonese, ma ci sarà anche il comitato sponsorizzato dal consigliere regionale Vincenzo Pasqua, del quale Gilberto Floriani, direttore del Sistema bibliotecario vibonese, è il coordinatore, e quello promosso da Francesco Iannello a Cessaniti. 

Insomma, non sono solo i politici vibonesi ad essersi esposti in vista della tornata referendaria di ottobre, ma anche diversi personaggi al di fuori della scena politica.

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