lunedì,Agosto 11 2025

Delocalizzazione dei depositi costieri di Vibo Marina, il consigliere regionale Alecci (Pd) sollecita Occhiuto: «Priorità all’hub turistico»

Dopo la presa di posizione del Comune e del gruppo Democratici e Riformisti ora la sua interrogazione, rivolta anche agli assessori all’Ambiente e allo Sviluppo economico, spinge alla riconversione dell'area portuale

Delocalizzazione dei depositi costieri di Vibo Marina, il consigliere regionale Alecci (Pd) sollecita Occhiuto: «Priorità all’hub turistico»

«È ora che la questione della delocalizzazione dei depositi costieri insistenti nell’area portuale di Vibo Marina diventi una priorità anche per la Regione Calabria». È quanto dichiara in un comunicato stampa il consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci, che ha presentato un’interrogazione al presidente Occhiuto e agli assessori competenti. «Dopo la presa di posizione dell’amministrazione di Vibo Valentia in merito alla questione, a cui ha fatto seguito il sostegno convinto del gruppo consiliare Democratici e riformisti tramite le dichiarazioni della capogruppo Alessandra Grimaldi, ho deciso di presentare un’interrogazione al presidente della giunta regionale e agli assessori all’Ambiente e allo Sviluppo economico. La mia iniziativa intende, infatti, sollecitare la Regione Calabria ad assumere una posizione ufficiale in merito alla proposta di spostamento dei depositi costieri e alla riconversione dell’area portuale, così come richiesto in maniera unanime dal Consiglio comunale della Città».

«La rinascita di Vibo e l’avvio di un nuovo percorso di sviluppo – sostiene Alecci – non può certamente prescindere da una riconversione dell’intera area portuale, che dovrà via via abbandonare la vocazione prevalentemente industriale per ambire a diventare un importante hub turistico e commerciale, favorito dalla strategica posizione geografica. La riprogrammazione dell’area non può, dunque, essere condizionata dalla presenza di strutture, come ad esempio i depositi della Meridionale Petroli, che rischiano di inficiare sul nascere qualunque tipo di progetto di riconversione».

«Per questo motivo, nella mia interrogazione – ha aggiunto -, ho chiesto formalmente alla governance regionale se ci sia la volontà di esercitare le proprie competenze, partecipando attivamente al tavolo tecnico-istituzionale proposto dal Comune di Vibo Valentia, coinvolgendo anche i soggetti economici e sociali del territorio. Tutto ciò affinché la riconversione dell’area portuale avvenga nel rispetto della sostenibilità ambientale e nella massima tutela dei lavoratori interessati e delle loro famiglie, e abbia come obiettivo un reale sviluppo economico dell’intero hinterland cittadino».

Leggi anche ⬇️

Articoli correlati

top
preload imagepreload image