Delocalizzazione dei depositi costieri di Vibo Marina, il consigliere regionale Alecci (Pd) sollecita Occhiuto: «Priorità all’hub turistico»
Dopo la presa di posizione del Comune e del gruppo Democratici e Riformisti ora la sua interrogazione, rivolta anche agli assessori all’Ambiente e allo Sviluppo economico, spinge alla riconversione dell'area portuale

«È ora che la questione della delocalizzazione dei depositi costieri insistenti nell’area portuale di Vibo Marina diventi una priorità anche per la Regione Calabria». È quanto dichiara in un comunicato stampa il consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci, che ha presentato un’interrogazione al presidente Occhiuto e agli assessori competenti. «Dopo la presa di posizione dell’amministrazione di Vibo Valentia in merito alla questione, a cui ha fatto seguito il sostegno convinto del gruppo consiliare Democratici e riformisti tramite le dichiarazioni della capogruppo Alessandra Grimaldi, ho deciso di presentare un’interrogazione al presidente della giunta regionale e agli assessori all’Ambiente e allo Sviluppo economico. La mia iniziativa intende, infatti, sollecitare la Regione Calabria ad assumere una posizione ufficiale in merito alla proposta di spostamento dei depositi costieri e alla riconversione dell’area portuale, così come richiesto in maniera unanime dal Consiglio comunale della Città».
«La rinascita di Vibo e l’avvio di un nuovo percorso di sviluppo – sostiene Alecci – non può certamente prescindere da una riconversione dell’intera area portuale, che dovrà via via abbandonare la vocazione prevalentemente industriale per ambire a diventare un importante hub turistico e commerciale, favorito dalla strategica posizione geografica. La riprogrammazione dell’area non può, dunque, essere condizionata dalla presenza di strutture, come ad esempio i depositi della Meridionale Petroli, che rischiano di inficiare sul nascere qualunque tipo di progetto di riconversione».
«Per questo motivo, nella mia interrogazione – ha aggiunto -, ho chiesto formalmente alla governance regionale se ci sia la volontà di esercitare le proprie competenze, partecipando attivamente al tavolo tecnico-istituzionale proposto dal Comune di Vibo Valentia, coinvolgendo anche i soggetti economici e sociali del territorio. Tutto ciò affinché la riconversione dell’area portuale avvenga nel rispetto della sostenibilità ambientale e nella massima tutela dei lavoratori interessati e delle loro famiglie, e abbia come obiettivo un reale sviluppo economico dell’intero hinterland cittadino».