Referendum, vibonesi con le idee chiare sulle ragioni del Sì e del No – Video

Mancano poche settimane al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle. Urne aperte il 20 e 21 settembre. Gli elettori avranno due possibilità di voto. Scegliendo il Sì, si sostiene il taglio dei parlamentari: i deputati, dagli attuali 640, diverrebbero 400; i senatori, da 315 a 200. Con la vittoria del No, si manterrebbe la composizione attuale a Montecitorio e Palazzo Madama.

Il referendum ha acceso il dibattito politico, dividendo, come era ovvio che fosse, l’elettorato:  «Dico no perché siamo poco rappresentati». Di tutt’altra idea un altro cittadino: «Voto sì perché ce ne sono troppi». [Continua]

Sulla questione abbiamo chiesto il parere di un giurista, l’avvocato Domenico Sorace del foro di Vibo Valentia, per il quale «la riforma è  parziale poiché si limita a tagliare i numeri dei parlamentari  senza fare un  raccordo con tutti gli altri elementi di sistema». Ma quale sarà l’esito del voto? «È difficile dirlo – prosegue Sorace -, ma se il voto sarà umorale, la deriva dovrebbe essere quella del Sì. Riforma – conclude – che non produce grossi sconvolgimenti nell’assetto generale».

Convinto del Sì Domenico Santoro  consigliere comunale del Movimento 5 stelle. «In Italia – sostiene – abbiamo il maggior numero dei parlamentari rispetto al resto d’Europa».

È per il No, invece, Antonio Lo Schiavo dei riformisti per Vibo: «Questa riforma finirà per penalizzare la nostra Regione. Se dovesse passare, il voto dei calabresi varrà meno rispetto al passato».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google