Nota del gruppo politico di minoranza nel Consiglio comunale che segnala diverse criticità e gravi disagi per i cittadini che aspettano da tempo una svolta e trasparenza amministrativa
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“Occorre richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle gravi criticità che, ormai da troppo tempo, stanno compromettendo la qualità della vita dei cittadini e il funzionamento del nostro Comune”. Questo l’esordio di una nota del gruppo politico “Costruiamo il Futuro per Nardodipace”, minoranza nell’attuale Consiglio comunale del paese delle Serre vibonesi. “La situazione della strada provinciale che collega al capoluogo comunale di Nardodipace rappresenta oggi uno degli esempi più gravi dell’abbandono in cui versa l’intero entroterra vibonese. I lavori di rifacimento del manto stradale eseguiti nei giorni scorsi mostrano un livello di approssimazione inaccettabile: il nuovo asfalto appare disomogeneo, fragile, scomposto, con porzioni già staccate e trasformate in pietrisco che colpisce i veicoli in transito. Percorrere quel tratto significa mettere a rischio la propria incolumità e danneggiare i mezzi: un fatto gravissimo soprattutto in un territorio che dipende dalla viabilità per raggiungere servizi fondamentali come scuole, ospedali e uffici. Non sorprende, in questo quadro, che proprio in questi giorni diversi comuni dell’entroterra vibonese abbiano acceso un dibattito pubblico, mai così esplicito, sull’abbandono sistematico delle aree interne e sulla carenza cronica di servizi. Si discute persino, in via preliminare, della possibilità di valutare un passaggio amministrativo alla Provincia di Catanzaro, segnale evidente di una sfiducia ormai giunta oltre il limite della sopportazione. Quando un territorio arriva a considerare un cambio di appartenenza provinciale, è chiaro che il rapporto istituzionale con l’ente di riferimento è stato compromesso in modo profondo. Nardodipace non fa eccezione e, anzi, ne rappresenta uno dei casi più emblematici. Alle gravi responsabilità provinciali si sommano, purtroppo, quelle comunali. Se la Provincia trascura la viabilità, il Comune di Nardodipace trascura i servizi essenziali, generando una condizione complessiva di disagio e sfiducia. Nel capoluogo, infatti, l’erogazione dell’acqua potabile avviene ormai da tempo in modo irregolare. A rendere ancor più grave la situazione è il fatto che, nonostante la recente diffusione di un volantino ufficiale con cui il sindaco comunicava presunti orari di interruzione ed erogazione dell’acqua, tali indicazioni vengono quotidianamente disattese. I cittadini, oltre al disagio materiale, subiscono così anche una comunicazione istituzionale incoerente e priva di affidabilità, costringendo le famiglie a convivere con un’incertezza quotidiana che una buona amministrazione avrebbe il dovere di prevenire e risolvere. A ciò si aggiunge un ulteriore elemento di criticità: quando l’acqua arriva nelle abitazioni si presenta spesso carica di ruggine e sedimenti, risultando di fatto inutilizzabile. Una condizione inaccettabile che compromette non solo la qualità della vita, ma anche la salute e la sicurezza dei cittadini”.
Riscaldamento nelle scuole e strade comunali
Il gruppo politico “Costruiamo il Futuro per Nardodipace” passa poi a denunciare la grave situazione del “funzionamento degli impianti di riscaldamento nelle scuole” e la manutenzione delle strade comunali. "Da settimane, studenti e docenti sono costretti a svolgere le lezioni in aule fredde e non riscaldate. Secondo quanto emerso da segnalazioni e informazioni diffuse sul territorio, la causa sarebbe il mancato pagamento delle bollette del gas da parte del Comune, circostanza che – se confermata – renderebbe ancora più grave la responsabilità amministrativa, poiché compromette direttamente il diritto allo studio e la sicurezza dei minori.
Il quadro peggiora ulteriormente – sottolinea il gruppo “Costruiamo il futuro per Nardodipace” – se si considera la manutenzione delle strade comunali che ormai rappresenta una delle maggiori emergenze del territorio. Buche, avvallamenti e degrado del manto stradale rendono molte strade difficilmente percorribili, con rischi seri per automobilisti e pedoni. Particolarmente grave è il caso della strada della frazione Ragonà, dove il cantiere per la messa in sicurezza di un’area classificata a elevato rischio idrogeologico è fermo da mesi. La strada presenta voragini, assenza di protezioni e un degrado avanzato che espone residenti e passanti a pericoli gravissimi, soprattutto con l’inverno alle porte. In un territorio già colpito da eventi alluvionali storici, come quelli del 1951 e del 1972/73, l’abbandono del cantiere è un gesto di irresponsabilità che non può essere giustificato. Eventi atmosferici intensi, oggi sempre più frequenti, potrebbero causare danni gravissimi a persone e abitazioni. A tutto ciò si aggiunge il divario sempre più evidente tra le promesse e i risultati dell’amministrazione comunale. Le dichiarazioni su presunti arrivi turistici si sono rivelate prive di fondamento, così come diversi progetti avviati e successivamente modificati senza una logica coerente, compromettendo obiettivi e continuità amministrativa. La comunicazione istituzionale appare sempre più distante dalla realtà, fatta troppo spesso di slogan andati a vuoto e troppo poco di fatti concreti. La credibilità amministrativa è ulteriormente minata dal clima di incertezza alimentato anche dalle recenti notizie di indagini che coinvolgerebbero il sindaco, contribuendo a una sfiducia crescente e a una paralisi decisionale che penalizza l’intera comunità. Nardodipace si trova così in una posizione di doppio svantaggio: da un lato l’abbandono delle istituzioni provinciali, dall’altro l’inefficienza della gestione comunale. È un territorio costretto a vivere una condizione di marginalità istituzionale che non merita e che non può più essere ignorata. Per queste ragioni, come gruppo politico “Costruiamo il Futuro per Nardodipace”, chiediamo interventi immediati sulla strada provinciale, un piano serio e strutturale per la rinascita dell’entroterra vibonese, il ripristino urgente dei servizi essenziali nel Comune, la riattivazione dei cantieri fermi e una gestione amministrativa trasparente e competente. Nardodipace non può essere considerata un margine geografico, né un territorio sacrificabile. Merita rispetto, sicurezza e una guida capace di costruire un futuro reale e concreto, non fatto di promesse mai mantenute”.

