Tutti gli articoli di Politica
PHOTO

La segretaria comunale Carmen Zagari e il consigliere Antonio Macrì, «in qualità prima di cittadini e poi di militanti della Lega Salvini Premier di Nicotera», esprimono tutto il loro «dispiacere e disapprovazione nei confronti del nostro sindaco Pino Marasco. Quest’ultimo con la sua citazione “su cciu’ nirighi da fami e si giranu a testa sutta non nci cadi na lira da sacchetta” pubblicata sul suo profilo Facebook ha evidentemente sollevato, anziché un senso di appartenenza e di orgoglio nei confronti dei suoi conterranei, un messaggio indelicato e poco rispettoso con chi, spesso costretto a malincuore a lasciare la propria terra per esigenze lavorative sperando in un futuro migliore per sé e per i propri figli, si ritrova a doversi sentire mortificato proprio da chi, prima da concittadino e poi da sindaco, dovrebbe accogliere sempre e comunque a braccia aperte, tutti coloro che nonostante tutto, amano e continuano ad amare Nicotera». [Continua in basso]
Ciò che tutti costoro meritano – aggiungono i due esponenti della Lega – «è rispetto e senso di gratitudine perché comunque ritornano tutti gli anni nella loro terra, che seppur maltrattata la si continua ad amare, e per tale ragione se persistono criticità la rabbia espressa è da considerarsi legittima. L’invito al sindaco, pertanto, – rimarcano gli interessati – è di ricordarsi che per tutti i cittadini, residenti e non, per essere orgogliosi del proprio territorio è fondamentale esserlo prima di chi li rappresenta. Confidiamo pertanto che i prossimi atteggiamenti delle istituzioni, siano in linea con i valori di chi desidera semplicemente essere accolto nella sua terra di origine con rispetto, gratitudine e ammirazione, ingredienti indispensabili per una ricetta piena di amore che la Calabria e Nicotera meritano. Consapevoli che tutti nella vita possiamo commettere degli sbagli, le scuse del sindaco e della sua giunta sarebbero un modo per riconoscere con umiltà quanto da lui espresso. Nel frattempo – concludono la Zagari e Macrì – siamo noi a scusarci con tutti i nostri conterranei esprimendo tutta la nostra solidarietà e il nostro affetto».

