L’ex sindaco controbatte alle dichiarazioni dell’attuale primo cittadino che ha definito «una farsa» l’inaugurazione per un solo giorno della struttura nel febbraio del 2023
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L’ex sindaco di Vibo, Maria Limardo, reagisce alle dichiarazioni rilasciate a Il Vibonese dal primo cittadino Enzo Romeo, che in una recente intervista ha definito una «farsa» l’inaugurazione del nuovo teatro il 13 febbraio del 2024 (per un solo giorno). «Non c’erano le condizioni per ottenere le autorizzazioni», ha detto Romeo, sollevando la reazione di Limardo.
«Il Teatro Comunale - ha replica l’ex sindaco - è stato riaperto sotto la mia amministrazione, dopo anni di abbandono. Prima della conclusione del mio mandato, ho dato impulso ad una finale convocazione della Commissione Pubblico Spettacolo che ha dato parere favorevole all’apertura, subordinandola unicamente a un intervento tecnico – l’applicazione di una vernice ignifuga – per un costo stimato tra i 50 e i 60mila euro. Una somma facilmente reperibile nel bilancio grazie al risanamento finanziario attuato durante la mia sindacatura. Non era necessario attendere i 500.000 euro della Regione (poi arrivati) per rendere operativo il teatro».
Poi, dopo aver sottolineato che anche il finanziamento regionale è stato fruito «grazie all’intervento del centrodestra», che si attivò per tirare «dalla giacca» il sindaco, Limardo stigmatizza che «parlare oggi di “riapertura” come fosse un merito di questa amministrazione è risibile». «Se il teatro oggi è fruibile - aggiunge - è grazie al lavoro amministrativo serio, documentato e lungimirante della mia giunta. Romeo si è limitato a subentrare su un percorso già tracciato e concluso. Altro che “farsa”: i documenti parlano chiaro».
E ancora: «Sul terminal bus, stessa storia. Il progetto nato addirittura sotto l'Amministrazione Costa ed a rischio di perdita del finanziamento, è cresciuto e si è consolidato sotto la mia amministrazione, con progettualità e finanziamenti chiari e ben definiti. Romeo, come in altri casi, si è trovato il lavoro fatto e sta dimostrando di non riuscire nemmeno a portarlo avanti con tempestività».
Poi, la chiosa finale: «Invece di dileggiare chi lo ha preceduto, Romeo farebbe bene a rendere conto di quanto (NON) ha fatto in un anno e mezzo di amministrazione. La sua notorietà sembra legata unicamente al nome Maria Limardo, usato sistematicamente come pretesto e contraltare per coprire la sua irrilevanza amministrativa. Governi, se ne è capace, e lasci perdere la narrazione tossica dell’odio e del rancore. I vibonesi meritano serietà, trasparenza e verità. È su questi valori che si costruisce il futuro di una città e non distruggendo il buono che è stato fatto in questi anni».



