Mentre Roberto Occhiuto questa mattina si è già presentato alla Cittadella per riprendere possesso del suo ufficio da presidente al decimo piano, nel resto della regione a fronte dei pochi che esultano tanti altri si leccano le ferite di una tornata elettorale che lascerà cicatrici sia a destra che a sinistra.

Chi vince e chi perde a Vibo città: centrodestra

Scendendo nel particolare e analizzando il dato di Vibo città, dove il centrodestra si è affermato con il 51,17% dei consensi (6.766 voti) e il centrosinistra si è fermato al 47,52% (6.284 voti), il primo partito in assoluto uscito dalle urne risulta essere “personale” quello di Occhiuto. È la sua lista - “Occhiuto Presidente” - infatti, a svettare con il 15,60% (1.983 voti), merito soprattutto del coordinatore provinciale di Forza Italia ma candidato per motivi strategici nella lista del presidente, Michele Comito, che ha incassato 1.463voti.

Segue il partito di Lupi, Noi Moderati, con il 10,91% e 1.387 voti, in pratica la quasi totalità delle preferenze raccolte in città da Vito Pitaro (1.346, che sono andate a formare il bottino di 11.995 voti in tutta la circoscrizione Centro dove era candidato).

A breve distanza, con 1.277 voti, pari al 10,04%, segue Fratelli d’Italia, partito che ha visto Antonio Schiavello (732 preferenze) doppiare Wanda Ferro (320), la seconda classificata a Vibo città per il partito della premier Meloni.

Molto più indietro la Lega, che in quella che un tempo fu l’antica Monteleone ha raggranellato soltanto 752 voti (5,91%), di cui 544 andati all’ex sindaco Maria Limardo.

Male Democrazia Cristiana Unione Di Centro e malissimo Forza Italia, rispettivamente con il 3,91% e 3,45% delle preferenze. A guidare le rispettive formazioni ci sono i magri bottini di Salvatore Bulzomì (281 voti) e di Maria Grazia Pianura (109 voti, che però ci tiene a precisare: «A Vibo città Forza Italia è rappresentata da Michele Comito. Nel mio comune, San Gregorio d’Ippona, di voti ne ho presi 346 risultando la più votata con oltre il 30%»).

Infine, sempre per il centrodestra, a Vibo città quasi “non pervenuti” i voti per Sud chiama Nord, il movimento meridionalista di Cateno De Luca che all’ombra del castello Normanno ha incassato soltanto 30 preferenze con 8 candidati, 4 dei quali non hanno votato neppure per se stessi totalizzando 0.

Chi vince e chi perde a Vibo città: centrosinistra

Per quanto riguarda il centrosinistra, invece, il primo partito della coalizione alle Regionali risulta essere Alleanza Verdi e Sinistra, che ha messo in cascina, si fa per dire, 1.382 preferenze, pari al 10,87%, con il consigliere uscente Antonio Lo Schiavo, non riconfermato, che in città ha ottenuto 856 voti.

A breve distanza il Pd (1.345 preferenze, pari al 10,58%) e la deludente performance di un altro consigliere uscente, Raffaele Mammoliti, che ottiene 493 voti.

Al terzo posto, la lista Tridico Presidente, che nelle 37 sezioni elettorali di Vibo città ha messo insieme 1.044 voti, pari all’8,21%, con Francesco Del Giudice primo dei votati con 712 preferenze. Poco meno ha incassato l’assessore comunale Stefano Soriano (705 voti) con Democratici e Progressisti che complessivamente, sempre e solo in città, ha raccolto 937 voti (7,37%).

Peggio ha fatto l’altro assessore della giunta Romeo candidato, Marco Miceli, che ha raggranellato 509 preferenze con la lista del Movimento 5 stelle (873 voti, pari al 6,87%).

Infine, Casa Riformista (401 voti, pari al 3,15%), con l’ex presidente della Provincia che in città ha totalizzato soltanto 238 preferenze.