«Il 10 dicembre 2025 sarà un giorno importante per le sorti del sistema socio sanitario e ospedaliero della Provincia di Vibo Valentia». Parte da questa premessa Massimo Cono Pietropaolo, ex consigliere comunale e candidato a sindaco di Tropea della lista Democrazia Sovrana Popolare, per porre una serie di quesiti che chiamano in causa l’unico consigliere regionale del Vibonese, Vito Pitaro, e il presidente della Commissione bilancio della Camera, il deputato Giuseppe Mangialavori.

«Mercoledì - ricorda Pietropaolo - il presidente della Conferenza dei Sindaci, Salvatore Fortunato Giordano, il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, e i commissari straordinari dell'Asp di Vibo, Tomao, Orlando e Miserendino, sono stati convocati alla Cittadella di Catanzaro per valutare una redistribuzione più equa dei fondi sanitari regionali insieme al Sub Commissario Ernesto Esposito. Nello stesso giorno, alle 16:30, al Convitto Filangeri di Vibo Valentia è stata organizzata una conferenza dal titolo " Vibo nella morsa della cattiva sanità. Come uscirne?". Tra i relatori, oltre ai rappresentanti istituzionali convocati in mattinata a Catanzaro, ci sarà anche il consigliere regionale Vito Pitaro, unico eletto della Provincia di Vibo Valentia alle recenti elezioni regionali, con Noi Moderati, nel campo del centrodestra».

«Il consigliere Pitaro - continua l’ex consigliere di Tropea - è stato eletto nel collegio della Calabria centrale ma la roccaforte del suo consenso elettorale è a Vibo e provincia. A Tropea, Noi Moderati, alle elezioni regionali 2025, è risultato il primo partito, con 511 voti, corrispondente al 25% dei votanti che sono stati poco più di 2000 (il 35% degli aventi diritto). Il consigliere Pitaro era presente anche all'ultima movimentata Conferenza dei Sindaci vibonesi e sarà tra coloro che parteciperanno alla riunione organizzata al Filangeri. Essendo l'unico consigliere regionale vibonese sia chi lo ha votato sia chi non lo ha votato attendono che si decida a rompere il suo silenzio sulla questione sanitaria provinciale a meno che anch'egli, come il presidente Occhiuto, non abbia da risolvere troppi problemi quotidiani e non abbia il tempo di occuparsi del sistema socio sanitario e ospedaliero di Vibo e Provincia. Come dicevano gli antichi: "La parola è d'argento, il silenzio è d'oro". Spesso il silenzio è più remunerativo anche in politica».

Pietropaolo solleva le stesse perplessità anche con riferimento all'onorevole di Forza Italia Giuseppe Mangialavori: «Più volte, nelle sue conferenze stampa ha sottolineato che le risorse economiche nazionali destinate alla Provincia di Vibo Valentia hanno valorizzato i progetti validi a prescindere dai colori politici. Nel suo caso il silenzio è più comprensibile essendo anche un professionista della sanità privata in un potenziale conflitto d' interessi con il sistema sanitario pubblico. È logico che dove la sanità pubblica non funziona ne tragga maggiore profitto la sanità privata e quella convenzionata con il servizio sanitario nazionale». Poi, la conclusione: «La domanda, come diceva Lubrano, nasce spontanea:" Vibo è nella morsa della cattiva sanità o della cattiva politica? Forse di tutt' e due?».