«Da settimane riceviamo segnalazioni, foto e lamentele da ogni parte della città: perdite d’acqua e fogna, basole rotte, marciapiedi impraticabili, cantieri lasciati a cielo aperto e intere strade rese pericolose da buche e cedimenti. È una situazione di degrado che non è più tollerabile e che fotografa in modo impietoso l’immobilismo di questa amministrazione comunale». Così i gruppi di opposizione al Comune di Vibo Valentia (Identità territoriale, Insieme al centro, Cuore vibonese, Forza Italia e Fratelli d’Italia), intervengono con durezza sulla condizione in cui versa la città capoluogo di provincia, le sue frazioni e in particolare, Vibo Marina, dove, spiegano, «i cittadini vivono ogni giorno tra perdite fognarie, odori nauseabondi e disservizi di ogni tipo».

«Vibo Marina mosaico d’abbandono»

«Vibo Marina, che dovrebbe essere il motore economico e turistico del territorio – fanno rilevare – è invece ridotta a un mosaico di abbandono. Chi arriva da fuori trova strade dissestate, marciapiedi invasi dalle erbacce e una rete idrica che perde acqua in ogni quartiere. Gli alberi bloccano la visibilità, impediscono persino il passaggio pedonale e, con l’arrivo delle festività natalizie, rendono impossibile anche il montaggio delle luminarie. È un paradosso che grida vendetta: mentre in altre città si lavora per rendere accoglienti i centri urbani in vista del Natale, a Vibo si combatte per non inciampare in una basola o evitare un ramo che pende sulla strada». I commercianti sono esasperati per l'arrivo del Natale, da due anni bloccati fra transenne e scavi che ormai fanno da cornice ad una situazione davvero disastrosa».

«Le manutenzioni ordinarie sono diventate un miraggio»

«Questa è la fotografia reale di Vibo Valentia – una città dove le manutenzioni ordinarie sono diventate un miraggio, dove il verde pubblico è lasciato all’incuria e dove le frazioni, da Longobardi a Bivona, passando per le Vene e Piscopio, sono completamente dimenticate e la loro gente è ormai rassegnata stufa delle tante promesse fatte e non mantenute. Tutto questo mentre da Palazzo Luigi Razza si continua a parlare di programmazione, di “vibonesità”, di grandi progetti e di futuro. Ma di quale futuro parliamo, se non si riesce nemmeno a garantire il presente?».

Per la minoranza «serve un cambio di passo immediato. I cittadini non chiedono la luna, chiedono semplicemente strade percorribili, marciapiedi sicuri, fogne funzionanti e un minimo di decoro. Tutto ciò che dovrebbe essere all’ordinaria quotidianità di una società civile. I cittadini chiedono di poter vivere in una città normale, non in un cantiere abbandonato e, se chi amministra non è in grado di garantire neppure questo, allora è legittimo domandarsi cosa stia facendo al governo della città».

«Meno passerelle, più risultati»

«L'opposizione – conclude – continuerà a denunciare pubblicamente, come sempre, questo stato di cose, senza sconti e senza ipocrisie. Amare Vibo significa pretendere che funzioni, non chiudere gli occhi davanti all’evidenza, perché oggi l’evidenza ahimè, dice che Vibo è ferma, sporca e trascurata. A chi governa chiediamo meno passerelle e più risultati, meno promesse e più fatti perché il tempo delle chiacchiere è finito da troppo e i vibonesi meritano rispetto, dignità e una città che non li costringa più a vergognarsi».