Il gruppo di opposizione Rinascita per Zambrone interviene con una nota dai toni fermi sul ruolo dell’opposizione e sui recenti riscontri ottenuti alle interrogazioni rivolte al sindaco e presidente della Provincia Corrado L’Andolina, al vicesindaco con delega alla viabilità Nicola Grillo e al prefetto Anna Aurora Colosimo.

Nella premessa, il gruppo richiama la funzione democratica del loro operato: «L’opposizione svolge alcune funzioni fondamentali: controllo sull’operato della maggioranza, critica dell’indirizzo politico, presentazione di proposte utili al territorio». Un compito spesso “scomodo”, perché «l’oppositore dà fastidio, scava nelle cose che i più vorrebbero lasciare nell’ombra». Ma soprattutto «l’oppositore risponde a chi lo ha eletto» e senza questo lavoro «c’è regressione per la comunità e per gli stessi governanti».

La prima interrogazione: fondi per le strade di Spano e Qualtride

La prima interrogazione riguarda la possibilità di intercettare il finanziamento “Fondo investimenti stradali nei piccoli comuni” da 150mila euro, destinandolo alle strade comunali di Spano e Qualtride, «che versano in stato di abbandono a causa della prolungata assenza di manutenzione».

Sul punto, il gruppo si dice momentaneamente soddisfatto: il vicesindaco Grillo avrebbe mostrato apertura, ritenendo fattibile l’intervento almeno su una delle due strade. «Le candidature al fondo sono aperte fino al 15 dicembre – spiegano – e ne seguiremo da vicino l’evoluzione».

Sicurezza sulla SP84: «Pericolo non accertato, ma area monitorata»

La seconda interrogazione, urgente, riguarda il rischio caduta massi sulla SP84 nei pressi del Belvedere di Zambrone. L’opposizione riferisce che, secondo il sindaco L’Andolina, «non sarebbe emersa una condizione di pericolosità» dalle valutazioni tecniche richieste a ufficio tecnico comunale, polizia municipale e ufficio viabilità provinciale. Tuttavia, si legge che è stata «rappresentata alla Provincia l’intenzione di mantenere un costante monitoraggio dell’area».

Il Dipartimento regionale di Protezione Civile, con una Pec del 20 novembre, ha chiarito che «non è competenza dello scrivente Dipartimento intervenire sulla situazione», confermando che la responsabilità ricade sull’ente proprietario della strada.

Decreto Mangialavori e rinvio al 2026

Nel riscontro compare anche il riferimento ai 700mila euro del cosiddetto decreto Mangialavori, destinati alla messa in sicurezza del restringimento della SP84 tra Potenzoni e Zambrone, dovuto a una frana del 2012. «Somme – si legge – che serviranno anche per la messa in sicurezza del costone oggetto della nostra interrogazione».

L’opposizione accoglie positivamente la notizia, ma solleva un interrogativo: perché, «vista l'urgenza», l’utilizzo dei fondi è stato posticipato al 2026? Il tratto, ricordano, «è ridotto pericolosamente a una corsia, giornalmente percorsa da pullman pieni di studenti, in un tratto in curva con scarsa visibilità».

Gli interventi già programmati dalla precedente amministrazione provinciale

Il gruppo ricorda inoltre che sotto la presidenza Solano erano stati già programmati interventi pluriennali, tra cui: 300mila euro per la messa in sicurezza della Sp84, stazione Fs Zambrone; 80mila euro per la messa in sicurezza Sp84 Zambrone–Potenzoni–San Cono–Favelloni; 550mila euro per la messa in sicurezza Sp83 (Briatico–Zungri–San Giovanni di Zambrone–Daffinà–Daffinacello)

La firma “insolita” del presidente del Consiglio comunale

La nota si chiude con un interrogativo polemico: «Perché il riscontro all’interrogazione, indirizzato a sindaco, presidente della Provincia, Prefetto e Protezione Civile, è stato firmato dal presidente del Consiglio comunale Giannini?» L’opposizione domanda se «si sia riappropriato delle deleghe rimesse qualche anno fa» o se gli sia stato affidato «un incarico di segreteria personale dal presidente della Provincia».