Casa della Comunità nell’ospedale, “Serra al Centro”: «Un colpo di mano»
Il laboratorio politico avverte il pericolo di un nuovo declassamento del nosocomio e chiama a raccolta «tutte le forze positive che hanno a cuore il futuro della comunità»
«Lascia dubbi e pesanti perplessità la previsione dell’Asp Vibo Valentia di indicare l’ospedale “San Bruno” quale sede della Casa della Comunità. Questa azione alimenta le ipotesi di ulteriore ridimensionamento del nostro ospedale, eventualità che ci rifiutiamo di prendere in considerazione». Il laboratorio politico “Serra al Centro” avverte il pericolo di un nuovo declassamento del nosocomio e chiama a raccolta «tutte le forze positive che hanno a cuore il futuro della nostra comunità».
In una situazione così «complessa e aleatoria – sostengono i componenti del neonato gruppo – ci sentiamo di rivolgere un invito all’amministrazione comunale ed alle altre forze politiche affinché non ci sia divisione rispetto ad un tema delicatissimo quale quello della tutela della salute e chiediamo di fare fronte comune per opporci, in maniera compatta e determinata, rispetto a possibili tentativi o colpi di mano volti a privare il nostro territorio di un presidio essenziale». [Continua in basso]
«L’ospedale – aggiungono Maria Rosaria Franzè, Nensy Rachiele, Elena Pisani, Rosa Vellone, Salvatore Censore, Gregorio De Caria, Domenico Figliuzzi e Giuseppe Zangari – è stato difeso, pur in un contesto di razionalizzazione e di attuazione del Piano di rientro, con le unghie e con i denti. Adesso deve essere il momento del potenziamento e del rilancio e non quello di una mascherata chiusura. Siamo intenzionati – concludono – ad attivarci fin da subito per promuovere un movimento unitario, capace di coinvolgere tutta la popolazione, per opporci a ogni tentativo di ridimensionamento e per garantire la tutela della salute alla comunità del comprensorio serrese».