sabato,Maggio 18 2024

“Serra al Centro” e “Per Serra Insieme” al sindaco: «Ospedale, basta passerelle»

Affondo contro Alfredo Barillari. Tirato dentro anche il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale: sul nosocomio lungo elenco di criticità

“Serra al Centro” e “Per Serra Insieme” al sindaco: «Ospedale, basta passerelle»
I componenti dei due movimenti serresi

«La petizione lanciata nei giorni scorsi, che sta continuando ad avere notevoli consensi ed adesioni, circa la situazione di grave precarietà in cui versa il presidio ospedaliero di Serra San Bruno ha avuto il merito di far prendere coscienza di quello che è un vero e proprio allarme sanitario nell’entroterra delle Serre, dove i Livelli essenziali di assistenza (Lea) non sono neppure lontanamente immaginabili. Alla luce dello sbandieramento dei presunti risultati ottenuti dal sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, appare necessario intervenire e ristabilire la realtà delle cose per come veramente stanno». Così i movimenti “Serra al Centro” e “Per Serra Insieme”. [Continua in basso]

Sul nosocomio ancora un lungo elenco di criticità

L'ospedale di Serra San Bruno
L’ospedale di Serra San Bruno

«In favore dell’ospedale San Bruno – proseguono – erano stati precedentemente stanziati 750mila euro per ristrutturare ed ammodernare un’ala del quarto piano da riservare alla lungodegenza. I lavori sono terminati nel settembre scorso e fino ad oggi non sono stati né collaudati e né è stata bandita alcuna gara per l’acquisto delle attrezzature necessarie. Proprio per questo reparto originariamente erano stati assegnati 10 posti letto ma ad oggi ne sono stati attivati solamente 8. Forse queste cose il sindaco non le sa perché tra i vari impegni in cui dividersi non ha trovato il tempo di leggere l’atto aziendale. Altri 750mila euro erano stati, invece, dedicati alla ristrutturazione e ammodernamento della fisioterapia. La documentazione di rito, infatti, viene fatto presente ancora – era stata inviata alla stazione unica appaltante dove, però, ad un certo punto si sono perse le tracce. Appare necessario chiedersi se il sindaco Barillari ed il commissario dell’Asp di Vibo Valentia siano a conoscenza o meno di questa triste realtà e quando ed in che modo pensano di intervenirvi».

Come se non bastasse, dal 10 marzo, proseguono i rappresentanti dei due movimenti, «i cittadini che si recano presso la radiologia del nosocomio serrese non riescono ad avere regolarmente il referto degli esami e si sa in certe patologie, la tempestività della diagnosi fa la differenza. Inoltre, circa un anno addietro, erano state assegnate delle ore ad un medico gastroenterologo da prestare presso l’ospedale di Serra San Bruno, ma il sanitario, una volta giunto sul posto, si è visto costretto a fare dietrofront a causa della mancanza della strumentazione necessaria per attivare il servizio. Ma non basta ancora. Era stata acquistata una poltrona con relativa attrezzatura sanitaria per il servizio di odontoiatria che tutt’ora, riposta nell’oblio delle corsie, aspetta un dentista ospedaliero la cui attività non si conosce bene dove venga effettivamente prestata. Ed ora veniamo ai tanto sbandierati 3 posti di medicina». [Continua in basso]

I due movimenti fanno, quindi, notare al sindaco che «presso l’ospedale “San Bruno” sono previsti 18 posti letto di medicina, successivamente ridotti a 13 per mancanza di personale. Lo scorso venerdì sono stati riattivati 3 posti letto (quindi 16) ma ne mancano ancora 2, così come previsto dall’atto aziendale vigente nel 2018. A noi piuttosto che risultati sembra il gioco delle tre carte, un rimescolamento di cose che a conti fatti non ha prodotto nessun dato utile per tornare alla previsione originaria. I cittadini di Serra San Bruno esigono dal sindaco ben altro impegno in luogo delle passerelle insieme al commissario dell’Asp vibonese. Un comportamento, quello del primo cittadino, più che mai riverente e di cui, francamente, non se ne comprende la reale necessità. Così come il commissario dell’Asp non può e non deve ignorare la voce del territorio che chiede sanità e che giunge attraverso i sindaci dell’entroterra che la reclamano in coro ai loro concittadini». 

I componenti di “Serra al Centro” e “Per Serra Insieme” vogliono dire, infine, al sindaco Barillari che «l’interesse per la comunità che lo ha eletto va dimostrato giorno per giorno con i fatti e non con affermazioni e proclami privi di riscontro, poiché senza una vera politica sanitaria che si faccia carico dei problemi e dell’entroterra non si fa altro che dare una mano alla piaga dello spopolamento in favore di zone maggiormente popolate e già garantite da tutti i servizi».

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