Nardodipace, interruzione del servizio indispensabile della medicina di base
Il sindaco Antonio Demasi, scrive al Prefetto e annuncia "azioni di protesta eclatanti" se non si dovesse trovare una soluzione in brevissimo tempo
Circa mille abitanti sono rimasti senza medico di base nel piccolo centro del Vibonese, che si trova sul margine sud-orientale delle Serre calabresi e il sindaco Antonio Demasi, scrive al Prefetto di Vibo Valentia: «Da qualche settimana, i cittadini di Nardodipace e delle frazioni di Ragonà, San Todaro e Vecchio Abitato, sono privi dell’assistenza sanitaria di base con la conseguente impossibilità di avere le cure mediche e le prescrizioni farmaceutiche, anche per farmaci “salva vita”».
La situazione è ormai oltre il limite della sopportabilità, sottolinea Demasi che, precisa «se non vi sono, ad oggi, conseguenze sul piano dell’ordine pubblico, ciò è dovuto alla mitezza di un popolo “abituato” a sopportare anche le ingiustizie di uno Stato distante, da sempre, da questi luoghi. Ove, comunque, non si dovesse trovare una soluzione al problema, in pochissimi giorni – tuona il sindaco – assumerò io personalmente azioni di protesta eclatanti per questo ingiusto, vergognoso e indolente atteggiamento, oltre che per l’interruzione di servizio indispensabile e vitale per i cittadini di Nardodipace, da parte dell’Asp». Al Prefetto di Vibo Valentia, Roberta Lulli «chiediamo di convocare presso la sede della prefettura un incontro finalizzato alla ricerca di una rapida risposta ai cittadini di questo nostro Comune.».
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