Gianfranco Tomao ha raggiunto il primo cittadino Alfredo Barillari per una ricognizione delle maggiori criticità, a cominciare dalla mancanza di personale sanitario fino alle postazioni chirurgiche moderne ma inutilizzate
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Un confronto costruttivo ma dai toni decisi quello che si è svolto a Serra San Bruno tra il commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Gianfranco Tomao, e il sindaco Alfredo Barillari. L’incontro, ospitato nella casa comunale, è stato l’occasione per affrontare diversi temi legati ai servizi e alle strutture sanitarie presenti nella capitale delle Serre vibonesi. Il primo cittadino ha ribadito la necessità di garantire quanto previsto dai Dca e, soprattutto, di rafforzare l’organico del presidio ospedaliero montano, da tempo in sofferenza. Barillari ha ricordato che «l’impegno a collaborare con l’Asp non è mai venuto meno, al tempo stesso continuiamo a chiedere con forza, insieme anche agli altri sindaci dell’ambito e ai cittadini attenti alle vicende della sanità pubblica, maggiore attenzione innanzitutto per l’ospedale San Bruno».
Reparto di medicina interna in difficoltà
Entrando nel merito delle criticità, il sindaco ha sottolineato che «il reparto di Medicina interna è allo stremo, con pochi medici che garantiscono con impegno un servizio essenziale del nosocomio. Il San Bruno – ha continuato –ha una dotazione di 19 posti letto di Medicina interna a cui se ne aggiungono 2 in regime di Day-hospital terapeutico: con altri medici si potrebbe arrivare a 25 posti letto ma attualmente con 3 medici turnisti siamo di fronte a una situazione che rischia di compromettere la qualità dell’assistenza. Sono problematiche già fatte presenti al diretto sanitario aziendale, dott. Lazzaro, del quale apprezziamo la comprensione e la dedizione, ma bisogna trovare una soluzione a breve termine magari evitando discrepanze e avviando concorsi o avvisi di mobilità».
Sale operatorie chiuse da anni
Tra i punti più volte rimarcati, anche quello delle Sale operatorie, moderne e attrezzate ma chiuse da anni. «Incredibile come postazioni chirurgiche del genere non vengano utilizzate», ha detto Barillari, spiegando che «si potrebbero eseguire gli interventi di day surgery, come previsto da decreto commissariale, da un lato caratterizzando e potenziando l’ospedale, dall’altro aumentando i numeri di interventi dell’azienda che eviterebbero così ai cittadini della provincia di recarsi altrove e di attrarre anche da altri territori, come il catanzarese grazie alla trasversale delle Serre, altri pazienti che hanno esperienza di liste d’attesa lunghissime».
Il commissario Tomao: attenzione al territorio e carenza di personale
Da parte sua, il commissario Tomao ha riconosciuto che l’ospedale di Serra San Bruno merita grande attenzione, vista la posizione strategica per le comunità di tutta l’area montana, evidenziando però come il principale problema resti quello di reperire figure mediche capaci di garantire la piena operatività dei servizi. Tomao ha proposto di organizzare un tavolo tecnico più approfondito presso gli uffici dell’Asp, coinvolgendo anche i responsabili dei vari settori. Il sindaco ha accolto l’invito spiegando che «organizzeremo a breve l’incontro, allargando il confronto a tutte le parti che in modo unitario stanno portando avanti la battaglia sulla sanità pubblica dell’area, come il comitato San Bruno».


