Il delegato provinciale del Sindacato medici italiani definisce un azzardo rinunciare al supporto prima che le postazioni Victor siano attivate: «È un giorno triste per il servizio di emergenza-urgenza»
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«Una giornata triste per il servizio di emergenza-urgenza territoriale di Vibo Valentia. Con oggi si chiude il rapporto di collaborazione con le ambulanze di soccorritori, volute dal prefetto Piscitelli, che per due mesi hanno accompagnato, spalleggiato, aiutato il Suem118 e la cittadinanza intera». È quanto afferma Alessia Piperno, delegato provinciale del Sindacato medici italiani per l'Asp di Vibo, che stigmatizza la fine del supporto dei volontari al servizio di emergenza-urgenza deciso da Azienda Zero, l'ente di governance unico della sanità in Calabria.
«Solo fino a qualche anno fa – continua Piperno - il 118 di Vibo Valentia vantava tempi di soccorso più rapidi, ambulanze sempre medicalizzate (5 in tutto il territorio) e raramente si vedeva un elisoccorso atterrare in provincia. La nostra centrale operativa e la nostra organizzazione garantivano un servizio efficiente ed il desiderio da parte di tutte le figure professionali coinvolte di entrare a far parte di questa grande famiglia. Le ambulanze con soccorritori venivano attivate solo nel periodo estivo, in supporto, per garantire assistenza sanitaria durante un momento di grande flusso turistico. Dall'istituzione di Azienda Zero che avrebbe dovuto migliorare ogni punto di questo servizio, le ambulanze si trovano attivate per soccorsi anche a più di un'ora dal target, anche in codice rosso, la confusione è tale che capita di correre appunto in codice rosso da Tropea a Spadola (1 ora e 40 minuti solo per arrivare) e nel frattempo il territorio resta senza ambulanza e senza medico, quest'ultimi ormai sono come gocce in un oceano, si pensi che su due ambulanze delle postazioni di Vibo Valentia, dall'anno prossimo resteranno solo 2 medici a dividere i turni ed a breve anche l'elisoccorso si dovrà prenotare».
Piperno sottolinea inoltre che Azienda Zero ha deciso di interrompere questa collaborazione con le ambulanze di soccorritori «perché pronte all'attivazione le ambulanze Victor messe a disposizione dalla Regione Calabria».
«Nel frattempo – continua la sindacalista -, le ditte aggiudicatarie delle postazioni delle Asp di Vibo Valentia e di Catanzaro restano in attesa di chiamata ufficiale. Considerando anche che dalla "chiamata" alla firma del contratto passerà qualche mese, a conti fatti non ci resta che sperare nel buon cuore di babbo natale. Tutto questo non vale per L'Asp di Cosenza, loro, più fortunati, hanno già ricevuto la ormai famosa "chiamata" dalla Regione Calabria ed inizieranno a gennaio 2026. E, nel frattempo, potranno continuare il servizio di supporto le ambulanze con volontari che, sempre a Cosenza, hanno ottenuto la proroga».
«Da domani - conclude Piperno - la provincia di Vibo Valentia perde 4 ambulanze in attesa che un sogno si realizzi, quello di un'assistenza sanitaria territoriale efficace ed efficiente. È necessaria una soluzione rapida, anche solo un'ora senza ambulanza potrebbe determinare il decesso di un cittadino. Così come per Cosenza, anche per Vibo Valentia e Catanzaro è di vitale importanza la proroga immediata del rapporto di collaborazione con le ambulanze con soccorritori. Si chiede pertanto ad Azienda Zero di rivalutare la situazione territoriale, attenzionando tutte le provincie. Il Sindacato Medici Italiani resta disponibile per qualsiasi confronto che possa portare ad un miglioramento del servizio sanitario pubblico, a tutela dei pazienti e dei sanitari stessi».


