giovedì,Aprile 25 2024

L’Istituto di criminologia si allarga, il Comune di Vibo concede altri locali di Palazzo Gagliardi

Secondo l’amministrazione «la valorizzazione ottenuta, in termini economici, sociali e culturali, con il partenariato pubblico-privato, è di gran lunga superiore a quella che sarebbe derivata dall'incameramento di un improbabile canone di locazione»

L’Istituto di criminologia si allarga, il Comune di Vibo concede altri locali di Palazzo Gagliardi
Palazzo Gagliardi, sede dell'Istituto di criminologia
L’interno della sede dell’Istituto universitario

«Concesso, per la durata di nove anni all’Istituto Italiano di Criminologia, il diritto d’uso esclusivo delle nove stanze da adibire, rispettivamente, ad aula magna (locale con le colonne), ad aule per uso didattico (in numero di quattro), a segreteria, a presidenza, ad auletta dei professori, a laboratorio criminalistica, oltre il locale di passaggio, i disimpegni ed i bagni, del secondo piano di Palazzo Gagliardi, nonché il diritto di uso non esclusivo della parte pavimentata del giardino adiacente il primo piano dello stesso edificio, da utilizzare per attività all’aperto». Lo ha deciso la giunta comunale di Vibo Valentia che nel corso di una delle ultime sedute ha messo nero su bianco la scelta grazie all’approvazione di una apposita delibera. L’esecutivo è, infatti, convinto che la «valorizzazione ottenuta, in termini di sviluppo economico, sociale e culturale della comunità, con il partenariato pubblico-privato, che ha portato alla riapertura e rivitalizzazione di Palazzo Gagliardi, è di gran lunga superiore a quella che sarebbe derivata dall’incameramento di un improbabile canone di locazione e che la stessa è destinata a migliorare in conseguenza dell’incremento dell’attività didattica che l’Istituto vuole porre in essere».

L’istituto universitario usufruisce già da cinque anni di alcuni locali del secondo piano di Palazzo Gagliardi grazie a una convenzione d’uso, a titolo gratuito, sottoscritta il 19 gennaio del 2017 con il Comune capoluogo. La stessa è scaduta lo scorso 19 gennaio. L’Istituto, nel sollecitarne il rinnovo, indispensabile a consentire l’avvio del nuovo anno accademico, «stante l’incremento dell’attività didattica, che rende inadeguati o, comunque, ristretti gli spazi precedentemente accordati» dal Comune, ha dunque manifestato all’amministrazione del sindaco Maria Limardo «l’esigenza che la nuova convenzione d’uso dei locali del secondo piano di Palazzo Gagliardi prevedesse la concessione di nove stanze» da adibire alle proprie esigenze. [Continua in basso]

Tra gli anni 2020 e 2021 discusse e rilasciate le prime tesi di laurea

Nel dettaglio, le ragioni del rinnovo della concessione d’uso dei locali da parte di Palazzo Luigi Razza trovano ragione nel fatto che  – si legge sempre nella delibera licenziata dall’esecutivo – «l’Istituto Italiano di Criminologia è un Istituto ad ordinamento universitario che ha ottenuto il riconoscimento giuridico per rilasciare titoli di studio aventi valore legale, ovvero diploma di laurea triennale in Scienze della mediazione linguistica, indirizzo criminologia e intelligence, nonché diploma biennale di laurea specialistica». A seguito, inoltre, «dell’avvio dell’attività universitaria, tra gli anni 2020 e 2021, sono state discusse e rilasciate, per la prima volta nella storia del territorio di Vibo Valentia, le prime tesi ed i relativi diplomi di laurea dell’Istituto di Criminologia», mentre «l’impegno, previsto all’articolo 5 della convenzione sottoscritta in data 19 gennaio 2017, di praticare per i  cittadini residenti nel Comune di Vibo Valentia un importante sconto della retta annuale e di istituire due borse di studio per gli studenti più meritevoli, avendo agevolato le iscrizioni, ha  comportato che le prime lauree siano state in gran parte conseguite da studenti vibonesi o del  comprensorio, con un formidabile incremento culturale del territorio».

Conferite ed accettate le prime lauree honoris causa

E ancora si legge nella delibera: «Nel settembre dell’anno 2020, quale riaffermazione e conferma dell’alto valore degli studi praticati  presso l’Istituto, sono state conferite ed accettate le prime lauree honoris causa a due alti dirigenti  degli Stati Uniti d’America, ricoprenti i ruoli, il primo, di capo (area mediterranea) della Federal  Bureau of Investigation (Fbi) e, il secondo, di capo (area mediterranea) della Drug Enforcement  Administration (Dea). Nel febbraio 2021 l’Istituto ha stipulato una convenzione con il capo di Stato Maggiore, generale Fabio Polli, per conto della Nato RapidDeployableCorps Italy (Nrdc-Ita), con sede in Solbiate  Olona, per la possibilità data agli studenti meritevoli dell’Istituto, di effettuare il tirocinio presso la suddetta base Nato. Durante il primo quinquennio di attività sono state sviluppate diverse, importanti, iniziative, ivi inclusa una collaborazione con la Procura della Repubblica di Vibo Valentia».

«Significative ricadute sul piano culturale nel territorio vibonese»

Ma non basta: sì, perché la presenza dell’Istituto Italiano di Criminologia, che è l’unico di livello universitario presente in città, «ha innescato – annota la giunta comunale – significative ricadute sul piano culturale nel territorio vibonese ed ha favorito il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, che possono conseguire l’importante titolo di studio di laurea triennale nella propria città e, ora, anche quinquennale», nonché ha comportato un fermento economico e sociale, per via della presenza in città di molti  studenti provenienti da fuori regione. La sua presenza ha, inoltre, consentito di rivitalizzare il centro storico e Palazzo Gagliardi, che altrimenti sarebbe rimasto chiuso ed inutilizzato ed ha contribuito a diffondere la cultura del contrasto alla criminalità in ogni sua esternazione». L’istituto ha, quindi, «perseguito tutti gli obiettivi che l’amministrazione comunale aveva pensato potessero essere raggiunti con la concessione in convenzione d’uso di parte del Palazzo Gagliardi». E, dunque, in tale ottica, a parere della giunta municipale, «è da ritenere come valore irrinunciabile per il territorio il prestigio portato dall’offerta formativa di tipo universitario dell’Istituto».

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