Vibo in festa per l’arrivo della reliquia di Sant’Antonio di Padova

Momenti di intensa spiritualità a Vibo Valentia in occasione dell’arrivo della reliquia di Sant’Antonio di Padova. I fedeli hanno avuto l’opportunità di venerare la reliquia del Santo, costituita dalla falange di un dito della mano, che sta attraversando tutta Italia. [Continua in basso]

Monsignor Varone con fra Melato

L’iniziativa rientra nel cammino di pellegrini, consacrati e laici, che – sotto la guida di un gruppo ristretto di camminatori che compirà l’intero percorso –  si  sono alternati e si alterneranno in una staffetta a cui chiunque può partecipare,  partita da Capo Milazzo il 30 giugno  che si concluderà a Padova,  presso la  Basilica del Santo, il prossimo 9 ottobre. Il Cammino 2022 –  pensato e realizzato nell’ambito del progetto “Antonio 20-22”, ideato per gli 800 anni dalla vocazione francescana di Antonio, dal suo arrivo in Italia e dal primo incontro con San Francesco –  rappresenta un evento senza precedenti che percorrerà un totale di 1800 chilometri, interamente a piedi, da Capo Milazzo, dove approdò  Antonio in seguito al naufragio della nave che lo stava conducendo in Marocco, e si snoderà lungo un itinerario che  ripercorre quello compiuto dal Santo per arrivare dapprima ad Assisi ove incontrò per la prima volta  San Francesco, successivamente a Forlì, dove avvenne la sua prima predicazione pubblica,  per giungere infine a Padova.

La reliquia è giunta in città proveniente da Mileto – accompagnata da fra Nico Melato, dal responsabile organizzativo del progetto Alberto Friso, da Daniela, Jorge, Giannino, Leonardo, Luca, Valerio, Davide –  ed è stata ospitata nel Duomo di San Leoluca e nella chiesa di Sant’Antonio, facente parte della parrocchia dello Spirito Santo-Santa Maria La Nova, per poi ripartire all’alba di lunedì. Durante i due giorni si sono svolte numerose iniziative che hanno consentito ad un gran numero di fedeli di vivere intensi momenti di spiritualità e preghiera attraverso le varie celebrazioni liturgiche che si sono susseguite, nelle quali sono state donate anche preziose testimonianze di vita e di fede da parte di alcuni dei pellegrini; particolarmente suggestiva è stata anche la veglia di preghiera e la successiva fiaccolata con cui, nella sera di sabato, la reliquia è stata trasferita dal Duomo presso la chiesa di Sant’Antonio, dove il culto del Santo è particolarmente sentito e dove i camminatori hanno trovato  ospitalità presso l’adiacente convento, ora adibito a luogo di accoglienza e gestito dal parroco monsignor Vincenzo Varone. Il responsabile del progetto ha ringraziato don Antonio Purita, don Maurizio Macrì e monsignor Varone per l’accoglienza e tutta la città di Vibo per l’affetto e la presenza di tante persone, con le quali i pellegrini hanno avuto un bellissimo scambio di fraternità, storie ed esperienze, in un arricchimento reciproco di conoscenza, umanità e fede che ha auspicato possa proseguire in futuro. La reliquia è poi ripartita alla volta di Pizzo, dove è stata ospitata presso la Chiesa di San Francesco.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google