Trova un randagio per strada e lo adotta, la volontaria Barreca: «Abbiamo bisogno di giovani così»

Una storia di amicizia che arriva al ridosso del Natale. Un piccolo gesto che testimonia la voglia di cambiamento in una terra difficile, poco incline alla tutela degli animali di affezione. Protagonista è un randagio, chiamato Bruno e un ragazzo, Ettore: «Il cane – afferma la volontaria- è stato segnalato qualche giorno addietro al parco urbano di Vibo Valentia. Poco dopo, un giovane si è avvicinato a lui». L’incontro è stato speciale: «Il cane ha iniziato a fargli le feste, ad abbracciarlo. Così il ragazzo non ci ha pensato due volte. Lo ha portato in un negozio di toelettatura per lavarlo, poi ha acquistato pipetta antipulci, collare e guinzaglio e l’ha portato a casa con sé». La sua forza è stata determinante: «Rientrato a casa, il giovane è stato irremovibile con la madre. “Se non lo accetti – le ha detto – io me ne vado con lui fuori casa”». Il cane è stato sottoposto a controlli che non hanno rilevato la presenza di micro-chip, quindi di fatto privo di padrone: «Ora Bruno ha una famiglia tutta sua. Sono questi i giovani di cui abbiamo bisogno». [Continua in basso]

Cosa fare in caso di randagi sul territorio

La volontaria Barreca ha poi tenuto a precisare l’iter riguardante la segnalazione dei randagi: «Non si può prelevare il cane e poi portarlo in canile. Chi recupera diventa detentore, esistono regole precise. Bisogna contattare le forze dell’ordine, vigili urbani in primis. Saranno loro a sollecitare il servizio veterinario Asp e avviare le procedure per l’ingresso in canile dopo gli opportuni controlli sullo stato di salute. Per questo diventa fondamentale attivare sempre le procedure».

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