Gemellaggio tra Zambrone e Ateleta, gli amministratori vibonesi in Abruzzo

Il Comune di Ateleta e quello di Zambrone hanno definito, lo scorso fine settimana, il loro gemellaggio. La prima fase si era svolta lo scorso 4 maggio, allorquando nel giorno dell’inaugurazione della statua equestre dedicata a re Gioacchino Murat, Giacinto Donatelli e Catia D’Angelo, rispettivamente vicesindaco e sindaco del centro abitato della provincia dell’Aquila, furono ospiti nel Comune di Zambrone. Nella circostanza, due distinte delibere dei rispettivi consigli comunali sancirono il formale gemellaggio fra gli enti. A distanza di qualche mese, gli amministratori del Comune di Zambrone hanno ricambiato la visita. Presenti nella circostanza nel Comune di Ateleta: il sindaco Corrado L’Andolina, il presidente del consiglio Marina Grillo, il vice presidente del consiglio Nicola Grillo e il capogruppo di maggioranza Vincenza Carrozzo. «La giornata del 29 settembre – si legge in una nota – ha avuto connotati intensi. E infatti, di mattina, si è celebrato il riconoscimento della medaglia di bronzo al valore civile alla cittadinanza di Ateleta. Essa, infatti, si trovò sulla Linea Gustav e durante la ritirata i nazisti uccisero 103 civili e distrussero molti edifici della città, fra cui il municipio e la chiesa. L’alto e prestigioso riconoscimento del presidente della Repubblica si è svolto in una cerimonia solenne, alla presenza della quasi totalità dei rappresentanti dei comuni della provincia de L’Aquila e di molti altri comuni del Molise. Presenti, inoltre, i consiglieri regionali Giovanni Legnini e Antonietta La Porta, il presidente della Provincia, Angelo Caruso, il vescovo Michele Fusco, l’architetto del Parco della Majella, Mario Mazzocca e il questore dell’Aquila, Orazio D’Anna. Il rintocco di una campana per 103 volte nel silenzio commosso dei tanti partecipanti nella Piazza Carolina, il momento più toccante».

A seguire, la deposizione delle corone d’alloro al Cippo monumento e al monumento ai caduti di tutte le guerre. La messa nella chiesa dedicata a San Gioacchino è stata officiata dal vescovo. Il sindaco d Ateleta, Giacinto Donatelli nel suo intervento ha sottolineato: «Il conferimento di questa medaglia è il frutto di una lunga e tormentata storia. Ateleta venne quasi completamente distrutta dall’esercito tedesco. Alcuni cittadini furono trucidati, altri trovarono la morte a conflitto concluso per lo scoppio delle mine. Ovunque si respiravano morte e distruzione. Gli abitanti dovettero assistere alla distruzione di quanto loro e gli antenati avevano costruito con il sudore della fronte. Questa medaglia è oggetto di gloria mia personale, dell’amministrazione e di tutta la cittadinanza».

Di pomeriggio, si è svolto un convegno per celebrare il gemellaggio con il Comune di Zambrone. Dopo il saluto del sindaco, fra i vari interventi da segnalare quello di Vanni Le Donne appassionato di storia locale che ha delineato la storia della nascita di Ateleta, del consigliere regionale Giovanni Legnini che ha approfondito l’elemento giuridico della riconosciuta autonomia municipale del centro abruzzese e della scrittrice Bianca Tragni che si è soffermata sulla figura di Gioacchino Murat. Da parte sua Corrado L’Andolina ha sottolineato: «Maya Angelou ha scritto: “Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire”. A titolo personale e della realtà che rappresento, non dimenticherò mai il calore e l’affetto dimostrataci dalle istituzioni e dalla comunità di Ateleta». La serata si è poi conclusa con la proiezione dei due docufilm dedicati ad Ateleta e Zambrone e con la promessa di rinsaldare, con concrete iniziative di promozione territoriale, le relazioni umane fra le due comunità.

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