Strada del mare, la più grande opera incompiuta del Vibonese sotto i riflettori della Uil -Video

Il Tour fra le incompiute calabresi della FenealUil Calabria ha fatto tappa questa mattina nel vibonese. Riflettori accesi sulla “Strada del mare”, la più grande e costosa opera viaria mai progettata nella provincia. L’eterna incompiuta da 65milioni di euro. Il progetto, avviato nel 2000, avrebbe dovuto collegare Pizzo a Rosarno lungo la costa vibonese.
«Siamo qui per evidenziare una prassi costante delle opere pubbliche su tutto il territorio calabrese: le eterne incompiute e  lo spreco di risorse pubbliche» ha esordito Mariaelena Senese, segretario generale della FenealUil Calabria, durante l’incontro con la stampa che si è svolto davanti al dismesso cantiere.
La Strada del Mare non è la sola incompiuta del vibonese. Tra le opere ferme al palo ci sono le due Tangenziali Est e Ovest , la Variante di Caria, il sottopasso ferroviario di Vibo Marina.

«Alla luce di tutte queste incompiute, possiamo affermare come il vibonese sia la terra dello spreco delle risorse pubbliche – ha commentato Mariaelena Senese -. Un quadro desolante che pone grossi interrogativi e che crea malumore tra i cittadini».
Il segretario generale della FenealUil Calabria, ha quindi chiesto «un’attenzione particolare dello Stato verso la provincia di Vibo, anche e soprattutto per creare lavoro, sviluppo e occupazione».

Presenti anche il segretario confederale della Uil di Vibo Valentia Pasquale Barbalaco che si è invece soffermato sulla costruzione del nuovo ospedale. Un’opera attesa da anni, tra prime pietre, cantiere aperti e chiusi e scandali giudiziari. «Anche quest’opera deve essere completata». Lo stesso ha sollecitato la Prefettura a ripristinare il tavolo permanente, al fine di completare i lavori nel più breve tempo possibile»

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google