Il Palazzo della Cultura di Pizzo si prepara ad accogliere, il prossimo 14 dicembre alle ore 18:00, un evento che unisce scienza, testimonianza ed umanità: la serata “Prevenzione e ricerca: il seme della speranza”, promossa dall’Associazione Sole di Speranza. Un appuntamento pensato non solo per informare, ma soprattutto per creare un momento di incontro tra professionisti della salute e cittadini, in un clima di ascolto e condivisione.

L’iniziativa si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco di Pizzo, Sergio Pititto, del vescovo della Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea Attilio Nostro, e della presidente dell’Associazione, Francesca Barbieri, che da anni, insieme ai soci porta avanti un impegno concreto sul territorio nel campo della prevenzione e del sostegno alle persone colpite da malattia.
A moderare la serata sarà il dottor Giulio Caridà, oncologo e dirigente medico in Ematologia a Catanzaro, che accompagnerà il pubblico alla scoperta dei contributi scientifici offerti da due figure di rilievo internazionale: il professor Francesco Marincola, Chief Scientific Officer del Dipartimento di Translational and Advanced Medicine – Global, ed il professor Pierfrancesco Tassone, ordinario di Oncologia Medica all’Università di Catanzaro.


«Le loro riflessioni – si legge nella nota stampa di presentazione - affronteranno i temi cruciali della ricerca oncologica, dell’importanza della prevenzione e dei progressi che oggi rappresentano un reale seme di speranza per pazienti e famiglie. A rendere l’incontro ancora più coinvolgente saranno gli intermezzi musicali curati dai maestri Diego Ventura, Antonietta Pisano, Clelia Barbieri e Roberto Galloro, che offriranno momenti di emozione e raccoglimento attraverso la musica.
L’arte avrà uno spazio speciale anche grazie all’esposizione delle opere del Maestro Antonio La Gamba, che accompagnerà la serata con il suo contributo creativo.

«L’evento del 14 dicembre – anticipano i promotori - non è solo una conferenza, ma un invito alla comunità: un momento per fermarsi, ascoltare, comprendere e ritrovare fiducia nel futuro, nella ricerca e nella forza della condivisione umana. Un appuntamento aperto a tutti, perché la prevenzione e la speranza sono un cammino che riguarda l’intera comunità».