Arci, Amministrazione comunale, Istituto comprensivo e Fondazione Trame Ets in primo linea a Rombiolo nella lotta al bullismo . Questa triste piaga sociale è stata affrontata nell'ambito dell'iniziativa “Rombiolo chiama, Scuola risponde ”, progetto promosso con l'obiettivo di coltivare empatia, rispetto reciproco e abilità di comunicazione, per rendere la scuola un luogo sempre più sicuro e accogliente per tutti e tutti. L'incontro ha rappresentato, tra l’altro, un'occasione preziosa di confronto e crescita per gli studenti della scuola secondaria di I grado, inserita nell'Ic di Rombiolo-San Calogero-Cessaniti.
 

Dopo i saluti e l'introduzione iniziale del dirigente scolastico Angelo Stumpo, sul tema sono intervenuti anche l'avvocato Orietta Barbuto, l'assessore comunale alla Cultura Laura Papaianni e Donato Michele Antonio, in rappresentanza del locale circolo Arci. Nel corso della discussione è emersa, fra l'altro, l'importanza di avere una comunità scolastica unita e inclusiva.
 

A seguire, la Fondazione Trame Ets, insieme ai volontari e alle volontarie della Scu, ha guidato un laboratorio con partecipazione ricca di spunti e momenti di riflessione. Tra i frangenti più intensi e significativi, da sottolineare la toccante testimonianza di Ari T. Anello, la quale con coraggio ha condiviso la propria esperienza come vittima di bullismo, trasformando il dolore vissuto in un messaggio di speranza, resilienza e consapevolezza per tutti i presenti. L'iniziativa “Rombiolo chiama, Scuola risponde” è stata finanziata dal Dipartimento per la politica delle famiglie della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla locale amministrazione comunale.