VIDEO | L’accordo firmato dal sindaco Enzo Romeo e dal direttore del Dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche Franco Rubino punta sulla trasmissione di competenze in settori strategici. Per la sede ventilata l’opzione di Palazzo Santa Chiara che ospitava il Sistema bibliotecario vibonese
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Firmata a Palazzo Luigi Razza la convenzione tra il Comune di Vibo Valentia e l’Università della Calabria per la nascita di un polo di alta formazione in città. L’accordo, sottoscritto dal sindaco Enzo Romeo e dal direttore del Dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche dell’Unical Franco Rubino, segna l’avvio di un progetto strategico per la crescita culturale, economica e occupazionale del territorio vibonese.
Il nuovo polo si concentrerà sulla formazione avanzata in settori chiave per l’economia locale – turismo, enogastronomia, industria nautica, metallurgia, informatica e digitalizzazione – e sarà sviluppato con il coinvolgimento di docenti universitari, professionisti e imprese d’eccellenza del territorio. L’obiettivo è creare un Centro integrato pubblico-privato-universitario capace di formare figure professionali altamente qualificate, rispondendo alle esigenze del mercato del lavoro.
Il sindaco Romeo ha sottolineato come il progetto, finanziato in gran parte attraverso fondi regionali e bandi dedicati, rappresenti «un investimento sul futuro dei nostri giovani e sulla capacità del territorio di attrarre competenze, idee e opportunità». «Oggi – ha dichiarato – diamo inizio a un progetto che abbiamo sempre pensato per questa città, affinché i nostri ragazzi possano formarsi e costruire qui il loro futuro, senza dover partire per andare altrove».
Il direttore Rubino ha rimarcato il valore strategico dell’iniziativa, evidenziando come rientri nella “terza missione” dell’Università, quella cioè di dialogare con la società e trasferire conoscenze e innovazione al territorio: «Per troppo tempo l’università è stata percepita come un’istituzione chiusa. Invece lo sviluppo si crea solo se si fa sistema, insieme a comuni, camere di commercio, associazioni e imprese».
L’amministrazione comunale si impegna ora a individuare e rendere funzionale la sede del nuovo centro. Due le opzioni al vaglio: Palazzo Gagliardi, già sede – al secondo piano – della facoltà di Criminologia, e Palazzo Santa Chiara, ex sede del Sistema bibliotecario calabrese, attualmente chiuso con il lucchetto.
«Vibo Valentia – ha concluso Romeo – si candida a diventare un polo di eccellenza per la formazione e l’innovazione, nel turismo ma non solo. È un passo decisivo per la crescita della città e di tutto il territorio».

