Si è spento all’ospedale di Catanzaro il professionista originario di Piscopio. Pioniere dell’informatica in Calabria e già assessore comunale nella giunta Costa, fondò il Movimento dei paesi e dei quartieri
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Era da alcuni giorni ricoverato nell’Ospedale Civile di Catanzaro, dopo essere stato dimesso da una struttura sanitaria del Nord. Da circa due anni l’ingegnare Bruno Cutrì lottava contro la malattia, che alla fine non gli ha dato scampo. Originario di Piscopio, era una figura molto conosciuta in città. Stimato ingegnere nel settore informatico, aveva anche ricoperto la carica di assessore comunale nella Giunta guidata dal sindaco Elio Costa nel corso del suo secondo mandato. Di lui si ricordano l’impegno di apprezzato intellettuale meridionalista e le notevoli competenze tecnico-scientifiche nel campo informatico. Nel 2002 aveva fondato il “Movimento dei Paesi e dei Quartieri”, con lo scopo di dare un contributo al dibattito politico cittadino, insieme a Michele Furci che così lo ricorda:
«Apprendo con tanto rincrescimento la dipartita del carissimo amico e vecchio compagno di tante battaglie politiche e sociali, l’ing. Bruno Cutrì. Un uomo di straordinaria intelligenza, dotato di grande acume intellettuale e rara capacità tecnico-scientifica, che lo ha proiettato da pioniere ad anticipare in Calabria e nella sua amata Piscopio il mondo del web e l’uso della strumentazione digitale e informatica. Nel campo politico e nella dimensione sociale, forte dell’interiorizzazione dei principi filosofici che stanno alla base dello sviluppo e del progresso umano, coltivò con passione ed altruismo smisurato l’insegnamento della cultura democratica. Coniò da antesignano il concetto di Democrazia Partecipata e del rafforzamento del governo dei sistemi locali, per poter essere soggetti attivi nell’autorità delle economie e delle relazioni globali. In ragione di ciò, insieme a un gruppetto di persone della nostra realtà vibonese, fondammo il Movimento dei Paesi e dei Quartieri nel lontano 2002 per sperimentare dal basso un modello di società in grado di costruire le sue strutture partecipative e rendere Vibo Valentia e la sua provincia protagonisti consapevoli dello sviluppo e del riscatto socio-economico della nostra gente. Con lui se ne va una persona unica di grandissimo valore per la sua Piscopio e per tutti quelli, come me, che abbiamo avuto l’onore di essergli fraterni amici. Buon viaggio Bruno, che la luce radiosa dei cieli possa appagare finalmente la tua instancabile voglia di conoscenza universale».

