Incontriamo Giovanni Riga in uno dei luoghi che più ama: il piazzale antistante il Castello di Pizzo, con il mare che si apre davanti e il vento che accompagna le note della sua inseparabile chitarra. È qui che tutto è cominciato, ed è qui che Giovanni intona gli accordi del suo primo singolo, “Vite bruciate”, un brano che in poche settimane ha già conquistato numerosi consensi, portando una ventata di autenticità nella scena musicale calabrese. «Questo è il mio posto del cuore — racconta —. Qui c’è la mia famiglia, i miei amici, il mio mare. Tutto ciò che amo è racchiuso anche nel videoclip del brano, che ho voluto girare proprio a Pizzo, come omaggio alle mie radici».

Il giovane musicista calabrese Giovanni Riga racconta la nascita del suo primo singolo Vite Bruciate, ma anche l’amore per la sua terra e il desiderio di portare la sua musica oltre i confini regionali.

La nascita di “Vite bruciate”


Il singolo, disponibile su Spotify, YouTube e Amazon Music, nasce in un momento di riflessione e cambiamento personale. «Per anni ho gestito un ristorante, ma a un certo punto mi sono ritrovato fermo, senza sapere bene cosa fare. Così ho ripreso a scrivere — spiega Giovanni —. “Vite bruciate” in realtà affonda le radici in un testo che avevo iniziato a 16 anni, poi ripreso con la maturità di oggi, a 36». Il brano intreccia esperienze personali e riflessioni universali: «Parlo di guerra, non solo quella reale, ma anche di quella interiore che ognuno di noi combatte ogni giorno. Il testo mi è venuto di getto, in mezz’ora, poi ho lavorato per far coincidere le parole con la melodia».

Il sostegno della famiglia

«Quando l’ho fatta ascoltare ai miei genitori e a mia sorella, mi hanno spinto a registrarla. Mi hanno dato il coraggio di crederci». La musica accompagna Giovanni sin da bambino: «A cinque anni ho iniziato a prendere lezioni di pianoforte. Mio padre lo suonava, così come i miei zii e mio cugino. Poi, a 15 anni, è arrivato l’amore per il rock». Da Vasco Rossi e Rino Gaetano ai Nirvana, dai Metallica a Jimi Hendrix, che lo ha folgorato con i suoi assoli: «Quando l’ho sentito, ho capito che la chitarra sarebbe stata il mio strumento. Da allora non mi sono più fermato».

Un sogno che guarda lontano


Il singolo ha riscosso grande entusiasmo in Calabria, in particolare nella sua Pizzo, dove la comunità ha mostrato affetto e orgoglio. «Sono felice dei riscontri — dice Giovanni —, ma il mio sogno è far conoscere la mia musica anche fuori dai confini regionali, magari arrivare su una radio nazionale. Vorrei sapere cosa ne pensa il pubblico italiano del mio lavoro». E aggiunge con un sorriso: «Tra qualche anno spero di vedermi in tour, a portare in giro le mie canzoni. Il mio sogno è un cantautorato con anima rock, perché quella è la mia natura».