I tre Ambiti territoriali sociali avviano la selezione per la costituzione di un elenco distrettuale di coppie e persone singole disponibili all’accoglienza temporanea di minori italiani e stranieri non accompagnati
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È stato pubblicato l’Avviso pubblico per la costituzione dell’Albo delle famiglie affidatarie relativo agli Ambiti territoriali sociali di Vibo Valentia, Serra San Bruno e Spilinga. L’iniziativa, coordinata dal Comune di Vibo Valentia in qualità di capofila, intende creare una rete strutturata e una banca dati di persone idonee all’accoglienza temporanea di minori in situazioni di disagio familiare o di minori stranieri non accompagnati. Il provvedimento fa seguito all’approvazione del nuovo Regolamento per l’affidamento familiare e punta all’attuazione concreta del diritto del minore di crescere in un ambiente idoneo al suo sviluppo psicofisico, in una logica di solidarietà e sussidiarietà sociale. La ricerca non si limita alle famiglie tradizionali. Possono presentare domanda d’inserimento nell’Albo i cittadini domiciliati o residenti nei comuni degli Ambiti territoriali coinvolti che rientrino nelle seguenti categorie: coppie coniugate o conviventi, con o senza figli; persone singole. L’obiettivo, si legge nella documentazione, è d’individuare «figure capaci di offrire disponibilità affettiva, spazi abitativi adeguati e la volontà di accompagnare bambini e ragazzi in un percorso di crescita, mantenendo — ove possibile e previsto dal progetto — i rapporti con la famiglia d’origine».
A chi è rivolto l’avviso
L’avviso prevede diverse modalità di accoglienza, modulate in base alle esigenze del minore e alla disponibilità degli affidatari:
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Affidamento residenziale: accoglienza del minore presso la propria abitazione giorno e notte;
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Affidamento diurno: supporto al minore per alcune ore della giornata (es. per attività educative o scolastiche), senza pernottamento;
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Affidamento di prima accoglienza/emergenza: destinato a casi eccezionali e urgenti (spesso neonati o situazioni di rischio improvviso) per un tempo limitato, in attesa di decisioni definitive dell’Autorità giudiziaria.
L’inserimento nell’Albo non è automatico. I candidati dovranno seguire un iter curato dall’équipe Affidi, che prevede colloqui psico-sociali (di coppia o individuali) e percorsi informativi e formativi. Non si tratta di una procedura concorsuale con graduatoria: l’iscrizione all’Albo certifica l’idoneità, ma l’eventuale abbinamento con un minore avverrà esclusivamente sulla base del "matching" più appropriato per le esigenze dello specifico bambino o ragazzo. Alle famiglie affidatarie sarà garantito un contributo economico secondo le linee guida regionali, oltre al supporto costante dei Servizi sociali durante tutto il percorso di affido.
Come presentare la domanda
La procedura è "a sportello": le domande possono essere presentate in qualsiasi momento dell’anno, con un aggiornamento semestralmente dell’Albo. Il modello di domanda è reperibile sui siti istituzionali dei Comuni capo Ambito. L’istanza, corredata da documento di identità, deve essere inviata tramite Pec all’indirizzo protocollocomunevibo@pec.it o consegnata a mano presso l’Ufficio protocollo del proprio Comune di residenza.

