Nella sala consiliare della provincia di Vibo Valentia, in occasione della quarta edizione della Settimana nazionale della dislessia, la sezione Aid di Vibo Valentia ha organizzato tre giornate formative e informative per confrontarsi sui disturbi specifici dell’apprendimento. Il presidente Tina Fiorillo si ritiene «soddisfatta di come sono stati esposti e discussi gli argomenti nei tre appuntamenti in programma. Ringrazio il presidente della Provincia, Salvatore Solano, per avere concesso la sala, le autorità e tutti i relatori e i moderatori intervenuti, nonché il preside dell’Ipseoa di Vibo Valentia, Pasquale Barbuto, i dirigenti dell’Istituto professionale per il commercio, Francesca Durante, e del Liceo scientifico, Caterina Calabrese, le docenti Maria Grazia Colloca e Rosanna Silvaggio. Un plauso va alla 3a F del Liceo scientifico “G. Berto”, che ha partecipato con entusiasmo agli eventi e al laboratorio “idee in movimento” curato da Stefania Asuni, Francesca Cirillo e Antonello Badolato».

Quest’anno il fil-rouge della manifestazione è stato “Diversi e Uguali: promuoviamo l’equità. Ogni essere umano è unico: rispettarne la neuro-diversità equivale a difendere la propria e l’altrui libertà di apprendimento”. Nella prima giornata dedicata alle “Neuro-diversità e modelli di apprendimento”, si è registrata la presenza di Angela Malvaso, consigliere dell’Ordine nazionale degli assistenti sociali, di Nazzareno Fedele, responsabile comunicazione dell’Asp di Vibo Valentia, di Massimo Ciuffo, psicologo e dottore in scienze cognitive, di Carmen Monteleone, psicologa. Nella giornata del 9 ottobre, poi, incentrata su “Storie di dislessia”, sono stati presenti Salvatore Berlingieri, giornalista, Alba Malara e Giacomo Cutrera, ingegnere informatico, dislessico e autore del libro “Demone Bianco” per la prima volta in Calabria che ha, tra l’altro, festeggiato in questi giorni la sua millesima conferenza. Nel libro si legge: “io non volevo che la storia fosse la stessa che ho vissuto io e giurai che, a costo di dovermi recare personalmente in ogni scuola d’Italia, avrei fatto in modo che gli insegnanti capissero il problema e che mi sarei impegnato personalmente a fare in modo che anche ai dislessici fosse data la possibilità di apprendere”.

Infine, nella giornata conclusiva “Diamo spazio alle abilità per promuovere l’equità”, si è registrata la presenza dei dirigenti dell’Istituto comprensivo di Sant’Onofrio, Raffaele Vitale, e dell’Istituto comprensivo “Murmura” di Vibo Valentia, Teresa Furlano, dell’ingegnere Paolo De Fina e della giornalista Francesca Magni, che ha raccontato la scoperta della dislessia del figlio, le emozioni, le difficoltà e le speranze , racchiuse nel libro/testimonianza “Il bambino che disegnava parole”. Si legge nel libro della Magni il “manifesto dei diritti del dislessico”: “Il diritto di essere capito, il diritto ad essere considerato normale, il diritto di dimostrare ciò che si sa, il diritto di non-sapere-ancora, il diritto di non “fare media”. Il diritto di evitare fatiche inutili, il diritto di essere come un miope con gli occhiali, il diritto di dirlo/non dirlo, il diritto di sapersi diverso, non inferiore. Il diritto di essere considerato normale, il diritto a non essere etichettato. La conoscenza della dislessia spinge le nostre certezze un po’ più in là, verso nuove definizioni. Capire i dislessici può renderci migliori”.