La quarta edizione dell’iniziativa voluta dal Comune ha alternato interventi di pregio a momenti teatrali e attività formative sul digitale e sui valori costituzionali
Tutti gli articoli di Società
PHOTO
Si è conclusa a Zambrone la quarta edizione di “Legge, lettura, lavoro”, la rassegna dedicata alla promozione della legalità che anche quest’anno ha richiamato nel centro costiero presenze istituzionali, rappresentanti del mondo della scuola, associazioni culturali e un folto pubblico di giovani. Due giornate, il 27 e 28 novembre, che hanno messo al centro il rapporto tra istituzioni, lavoro digitale e formazione civica. Ad aprire i lavori, giovedì mattina, è stato il sindaco di Zambrone, Corrado L’Andolina, che ha invitato i ragazzi a coltivare impegno e responsabilità quotidiana: «Non sempre è facile capire tutto subito; a volte le cose sembrano complicate. Ma provando, chiedendo e imparando ogni giorno, ciascuno di voi può costruire un futuro migliore, più giusto e più libero». Il primo cittadino ha sottolineato come curiosità, coraggio e onestà possano trasformare i principi della legalità in «azione, vita e anche un po’ di divertimento».

Il dirigente scolastico Francesco Fiumara ha richiamato il significato delle tre parole che danno nome alla manifestazione: «Sono tre parole che non si consumano: vanno riempite di contenuti». Citando Gianrico Carofiglio, Fiumara ha definito “Legge, Lettura, Lavoro” «un vero manuale di autodifesa civile». Molto partecipato l’intervento dell’attrice calabrese Annalisa Insardà, che ha dialogato con gli studenti sui pregiudizi e sull’identità culturale: «I pregiudizi antropologici sono una condanna, ma essere calabresi è una risorsa». La performance dell’attrice, tra momenti emotivi e passaggi ironici, ha offerto un racconto personale e collettivo sulla Calabria e le sue contraddizioni.
A chiudere la prima giornata è stato l’intervento del prefetto di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo, che ha ribadito il ruolo centrale della formazione civica nel percorso dei giovani: «La legalità è una conquista della democrazia, è la garanzia stessa della democrazia». Nel suo intervento ha richiamato i valori costituzionali e la necessità di sostenere una Calabria «coraggiosa e determinata a lottare per il proprio futuro». Alla rassegna hanno preso parte associazioni del territorio, rappresentanti delle Istituzioni locali, volontari del Servizio civile universale e membri dell’Arma dei carabinieri, tra cui il capitano della Compagnia di Tropea, Emanuele Palombi, e il maresciallo della Stazione di Zungri Francesco Casile.
La seconda giornata, venerdì 28, è stata dedicata alla lettura come strumento educativo. L’educatrice Anna Vardè ha guidato gli studenti in un percorso tematico intitolato “Racconti e fiabe per capire il digitale, le regole e il mondo intorno a noi”, proponendo riflessioni attraverso testi e narrazioni legate alla cittadinanza digitale. Un ruolo decisivo nella preparazione degli alunni è stato svolto dagli insegnanti dei plessi scolastici locali e dalla referente del progetto, Valeria Mazzara Bologna, insieme alle coordinatrici Maria Grazia Vecchio, Ottavia Vecchio e Carmela Francica.
Durante la cerimonia conclusiva sono state assegnate tre borse di studio, consistenti in buoni-libri da 100 euro, destinate ad altrettanti studenti meritevoli della scuola secondaria di primo grado. Nei prossimi giorni, inoltre, a tutti gli alunni sarà donato un volume dedicato ai temi della rassegna. La manifestazione si è chiusa con il ringraziamento dell’amministrazione comunale e del sindaco Corrado L’Andolina, che ha ribadito l’impegno del Comune nel sostenere iniziative educative e culturali rivolte alle nuove generazioni.

