venerdì,Aprile 19 2024

La Vibonese si gode il suo capitano: Obodo nella storia del club rossoblù

Il centrocampista nigeriano alla sua seconda stagione con la società del presidente Caffo. Non eguaglierà molti record, ma entra a pieno titolo nel novero dei grandi condottieri passati da Vibo

La Vibonese si gode il suo capitano: Obodo nella storia del club rossoblù

Kenneth Obodo, classe 1985, centrocampista nigeriano, attuale capitano della Vibonese, difficilmente riuscirà ad eguagliare le cinquecento presenze di Carmelo Cosentino o la militanza ultradecennale di Antonio Cortese, Raffaele Fuscà, Giacinto Grillo, capitani e leader della Vibonese di un tempo. Calciatori, e uomini veri, che hanno scritto pagine di storia indelebili, dal finire degli anni sessanta fino ai primi anni  novanta, per il pallone rossoblù. Calciatori e capitani che tanti giovanissimi tifosi non hanno visto giocare, che forse, quando questi calcavano la terra battuta del Luigi Razza, neppure erano nati, ma di certo avranno sentito raccontare le loro gesta. Come quelle del “Principe”, Enzo Consoli, riconosciuto unanimemente come il miglior giocatore che abbia indossato la maglia rossoblu. Grandi storie, calciatori che hanno lasciato il segno, ieri come ai giorni nostri. Come dimenticare chi ha onorato per anni quella maglia con la fascia da capitano al braccio: Giovanni Cordiano, l’ultimo capitano da record, Cosimo Cosenza, Gaetano Di Mauro, Nunzio Cambareri, Peppe Rosati… Difficile, vista la sua non giovanissima età, ma non impossibile, per Obodo, indiscusso leader della formazione di Nevio Orlandi, imporsi nella hit dei capitani “centenari”. (L’articolo prosegue sotto la pubblicità)

Kenneth Obodo, d’altronde, in brevissimo tempo ha conquistato il cuore della tifoseria rossoblù, mettendo sempre in risalto la sua esperienza, la sua forza fisica e la sua immensa personalità. Fratello minore del più noto, Cristian ex centrocampista di Perugia, Udinese e Torino, nonché faro della nazionale nigeriana, il capitano della Vibonese arriva alla corte del presidente Caffo la scorsa stagione, portando con sé un prestigioso bagaglio maturato con le maglie di Juve Stabia, Pisa, Alessandria e Grosseto. Con la squadra toscana ha collezionato anche 30 presenze in serie B. Insomma un vero lusso per la serie D. Obodo, sin dalla prima partita, prende in mano le redini della squadra, dettando i tempi e illuminando la manovra. Lo scorso campionato gioca 37 gare ufficiali, realizzando anche due reti. Sua la prima marcatura messa a segno al “Granillo”, nella lotteria dei calci di rigore, alla conclusione dello spareggio promozione contro il Troina. Lo stesso Kenneth Obodo ha confermato anche in questa prima parte di campionato che la fascia da capitano al braccio non è un accessorio che rende la casacca rossoblu più elegante, ma è un gallone meritato, onorato come quel numero 8 appartenuto a diversi suoi illustri e mai dimenticati predecessori.

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