A seguito della grave violazione della misura, su richiesta della Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini, il gip del Tribunale ordinario ha disposto l’aggravamento della misura applicando la custodia cautelare in carcere
Dopo un anno di insulti e ricatti la donna ha trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri le gravi condotte dell’uomo che avevano reso la sua vita impossibile
La misura all’epilogo dell’attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile e dalla Sezione di polizia giudiziaria della Procura di Vibo a seguito della denuncia sporta dai genitori della ragazza