Il Wwf ha inoltrato una diffida al sindaco di San Calogero ad adottare gli opportuni provvedimenti di legge al fine di intervenire con la massima urgenza sull’area della “Fornace La Tranquilla” al fine di rimuovere tutti i rifiuti qui presenti sia sul suolo che nel sottosuolo. L’area da circa dieci anni è sottoposta a sequestro penale nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Vibo Valentia. “La vicenda è ampiamente nota all’ente comunale: la società Fornace Tranquilla Srl, ufficialmente titolare di autorizzazione in forma semplificata per attività di recupero di rifiuti, avrebbe dovuto recuperare rifiuti – sottolinea il Wwf – da riutilizzare nel ciclo produttivo di laterizi per l’edilizia, senza possibilità di metterli in riserva ovvero di accumularli (rifiuti non pericolosi, cod. R5, nella specie mattoni)”. Dal sopralluogo del 5 novembre 2009 della Guardia di Finanza di Vibo si è appurato invece l’abbandono di rifiuti di vario genere, natura e quantità su un’intera area ampia circa 100.000 metri quadri. All’interno del sito è stata accertata la presenza di un terrapieno di circa dieci metri realizzato con ceneri e fanghi derivanti dai processi industriali delle centrali termoelettriche a carbone. Le indagini condotte dalla Procura di Vibo Valentia hanno messo in luce che l’attività della società Fornace Tranquilla S.r.l. era finalizzata allo smaltimento illecito, mediante occultamento, di rifiuti anche pericolosi. Nel periodo compreso tra il 17 maggio 2000 e il 20 settembre 2007 sono stati complessivamente conferiti 134.254.808 tonnellate di rifiuti, il 93,7% dei quali provenienti dalla centrale termoelettrica Enel di Brindisi. La Fornace Tranquilla S.r.l. non sarebbe stata dunque in possesso delle autorizzazioni necessarie e nei fatti ha gestito una quantità di rifiuti superiori ai limiti massimi consentiti dalla legge.
A fronte di tale drammatica situazione, il Wwf Italia, costituito parte civile nel procedimento penale, spiega di essere “costretta ad osservare la mancata adozione di misure volte alla rimozione dei rifiuti presenti sull’area. L’ordinamento giuridico – sottolinea il Wwf – attribuisce al sindaco del Comune territorialmente competente il potere di emanare ordinanze di rimozione, smaltimento recupero e ripristino dello stato dei luoghi, in caso di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo e nelle acque superficiali e sotterranee. L’ordinanza di rimozione dei rifiuti abbandonati, oltre che nei confronti dei responsabili dell’abbandono, deve essere indirizzata anche al proprietario o altro titolare di diritti reali o personali di godimenti sull’area ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o di colpa”.
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