La “Sea Eagle” ormeggiata al porto di Vibo Marina per contrastare la pesca illegale
All'interno della nave che da giorni staziona nel porto di Vibo Marina i volontari di diverse nazionalità per contrastare l'attività illegale a mare
È ormeggiata nel porto di Vibo Marina la nave “Sea Eagle” battente bandiera olandese ma con a bordo un equipaggio composto da giovani di diverse nazionalità. La Sea Shepered Onlus, che opera a livello internazionale, si propone di salvaguardare la biodiversità e il delicato equilibrio dell’ecosistema marino mediante un’azione diretta consistente in pattugliamenti in collaborazione con le autorità nazionali al fine di contrastare la pesca illegale. Per la sua attività nel Tirreno meridionale, la Sea Eagle si serve, come base logistica, del porto di Vibo Marina. Le sue campagne in difesa dell’ambiente marino sono denominate SISO. Siso era il nome dato a un giovane capodoglio morto nel 2017 dopo essere rimasto impigliato in una rete illegale durante il passaggio tra le Isole Eolie. Nel corso dell’operazione denominata SISO6, dopo settimane di pattugliamento, l’equipaggio della Sea Eagle, autorizzato a procedere dalla Guardia di Finanza- Comando Navale di Vibo Marina, ha individuato e disarmato alcune “palamitare” abbandonate in mare. SISO6 ha ottenuto, come risultato totale, una diminuzione del 70% di pesca illegale. La campagna, che si è svolta in collaborazione con la Guardia di finanza, ha permesso di liberare il mare da oltre 30 km di reti illegali, 1200 ami, 3500 trappole illegali per polpi e granchi.
«Facciamo quello che le autorità internazionali non possono o non vogliono fare», ha dichiarato l’organizzazione Sea Shepered Italia Onlus. Il Mediterraneo è uno dei mari più sfruttati del pianeta. Il 70% degli impigliamenti della fauna marina riguarda reti da pesca abbandonate, anche note come “reti fantasma”; per ogni libbra di gamberetti pescati a strascico vengono catturate anche 6 libbre di “catture accidentali” costituire da delfini e tartarughe; ogni anno tonnellate di plastica, tra cui le reti, vengono abbandonate in mare». L’operazione Siso è alla sua settima edizione e, come ogni anno, impegnerà i volontari di Sea Shepered per difendere, conservare e proteggere l’ambiente marino.
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