martedì,Marzo 19 2024

Rifiuti a Vibo, l’isola ecologica della discordia nella cittadella scolastica – Video

Studenti dell’Alberghiero in piazza contro il progetto del Comune. L’amministrazione comunale getta acqua sul fuoco: «Verrà gestita in maniera virtuosa e riqualificherà l’area»

Rifiuti a Vibo, l’isola ecologica della discordia nella cittadella scolastica – Video
Gli studenti ricevuti in Comune

Si leva forte la protesta degli studenti dell’Istituto Alberghiero “Enrico Gagliardi” di Vibo Valentia che ieri mattina hanno manifestato di fronte al Comune contro il progetto di realizzazione di una nuova isola ecologica all’interno della cittadella scolastica e a pochi passi da una scuola considerata un’eccellenza nel panorama formativo regionale. A spaventare gli studenti è l’eventualità che la piattaforma di raccolta possa diventare un nuovo sito soggetto all’abbandono indiscriminato di rifiuti di ogni tipo con conseguenze dirette sul piano igienico-sanitario. Incassata la disponibilità al dialogo da parte dell’amministrazione comunale, una rappresentanza studentesca (composta tra gli altri da Antonio Natolo, Filippo Colaci e Martina Brosio) è stata ricevuta dal sindaco Maria Limardo e dal suo vice Domenico Primerano e dall’assessore Vincenzo Bruni. Rassicurazioni agli studenti per quella che sarà nell’intendimento degli amministratori, un’area “smart”, accessibile solo attraverso un badge identificativo, costantemente sottoposta a videosorveglianza e che, anzi – hanno affermato i componenti della Giunta -, andrà a riqualificare l’area della cittadella scolastica soggetta ad uno strisciante abbandono. Fiducia ostentata da parte del sindaco anche rispetto agli intoppi che ciclicamente interessano il ciclo dello smaltimento dei rifiuti, dato il funzionamento a singhiozzo del servizio di raccolta e le note problematiche a livello regionale. «Intanto – ha spiegato Maria Limardo – presto e finalmente si chiuderà il rapporto con la Dusty. Quindi nel nuovo capitolato abbiamo previsto delle regole certe per evitare l’accumulo indiscriminato di rifiuti. In secondo luogo, ci auguriamo che la provincia di Vibo diventi autonoma dal punto di vista dei siti di conferimento e che l’Ato, dopo tanto tempo perso, possa dotarsi di un suo Eco-distretto».

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