domenica,Ottobre 13 2024

Vibo, l’Alberghiero di Soverato conquista la seconda edizione del memorial “Marcianò”

Il contest, cui hanno aderito diverse scuole della Calabria, dedicato al docente scomparso. Consegnati anche premi speciali

Vibo, l’Alberghiero di Soverato conquista la seconda edizione del memorial “Marcianò”

Sentimenti, tante emozioni e ricordi hanno contrassegnato la seconda edizione del concorso enogastronomico “Memorial Rinaldo Marcianò ospitata all’Istituto alberghiero “Gagliardi” di Vibo Valentia. La prima edizione è stata interna allo stesso istituto perché l’emozione era ancora forte. In questa seconda edizione la partecipazione è stata aperta agli istituti alberghieri della Calabria che hanno vissuto una esperienza importante, come hanno testimoniato gli stessi protagonisti della competizione. Ma soprattutto è stata una sfida per far vincere l’eredità che ha lasciato il prof. Marcianò (scomparso il 18 dicembre del 2022) e quella di altri 4 docenti che hanno insegnato all’Ipseoa, Antonio Fabio, Michele Licastro, Matteo Malerba, Raffaele Lopreiato. La loro opera è stata simbolicamente declinata nel testo delle targhe consegnate ai familiari la cui eredità “è scolpita nella storia di questa scuola e nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di averli accanto come docente e collega… esempi importanti per tutti noi e per le future generazioni”. 

  Familiari ed ex colleghi si sono ritrovati soprattutto per vivere insieme il valore della scuola come comunità. Lo ha testimoniato la ds del Gagliardi Eleonora Rombolà nel suo intervento di benvenuto agli ospiti: “E’ la comunità scolastica ed educante di tutta la regione che si ritrova, e ci piace pensare anche di tutta l’Italia. Perché in un momento in cui ci si incontra tra realtà che sono educative e formative in un ambito così importante quale quello dell’enogastronomia che abbraccia l’idea di un’ospitalità a tutto tondo, l’applauso corale non è rivolto soltanto alla singola scuola o persona, ma a tutti noi che nel quotidiano operiamo e diamo valore e senso ad una dimensione che non è solo di tipo istituzionale e scolastico, ma diventa familiare. Ed è per questo che un giorno rivolto alla memoria ha un carico emozionale che negli animi dei familiari presenti, non vivono solo nel ricordo con la forza di ciò che è stato, ma noi sentiamo di aggiungere ciò che è e ciò che sarà sempre”. Del prof. Marcianò la preside Rombolà ha rammentato la gioia che esprimeva con lo sguardo, senza troppe parole. Per questo ha ringraziato gli organizzatori dell’evento, i docenti Pino Cardamone e Antonio Ramondino, “che hanno sentito con passione nello slancio emotivo, di dare vita a questo concorso, lo scorso anno interno per l’emozione troppo forte per essere condivisa con gli altri”. Quest’anno invece la gioia dell’incontro: “È bello ritrovarsi in questo contesto in quanto è una lezione fuori dalle aule, che è lezione di vita e un momento anche speranza in una fase in cui c’è tanta fragilità: fragilità che può derivare dalla mancanza, dal senso di vuoto che possono lasciare le persone che non ci sono più, fragilità che deriva da un periodo di forte conflittualità, da difficoltà economiche, conseguenza di un disagio professionale. Quindi c’è la necessità di dare linfa alle nostre scuole professionali”.

  Al concorso hanno partecipato 6 istituti più il “Gagliardi” fuori concorso: Ipseoa “T.Mancini” di Cosenza, Ipsseoa di Soverato, Ipsar “Galluppi di Tropea, Ipseoa “Einaudi” di Serra San Bruno, Ipat “G.Trecroci” di Villa San Giovanni, e Ipssa di Locri. Sei scuole che esprimono il territorio dell’intera Calabria: da Cosenza a Reggio Calabria (Villa S. Giovanni), dallo Jonio (Locri e Soverato) al Tirreno (Tropea), dalla montagna, Serra San Bruno alla collina, Vibo Valentia. A vincere questa prima sfida regionale la brigata dell’istituto alberghiero di Soverato che ha preparato baccalà con crema al peperone, tarallo sbriciolato e pomodorino confit. Il secondo posto è andato alla brigata dell’istituto alberghiero di Cosenza con una Muosse di fichi secchi cosentini e crumble cacao e cioccolata; terzo posto alla brigata dell’istituto alberghiero di Serra San Bruno che si è cimentata preparando il dolce Moulin Rouge (pasta frolla di nzullo, ganasce di cioccolato al peperoncino, fragole e nocciole di Cardinale) insieme ad un cocktail.

A seguire i tre premi speciali. Per l’effetto wow il filetto nero di Calabria dolce salato dell’istituto di Locri, poi Villa San Giovanni per l’abbinamento cibo-vino presentando la Girandola di pesce azzurro e finocchietto con crema di piselli novelli, infine l’istituto di Tropea (Girandola di sgombro farcito con ricotta alla menta, adagiato su coulis di peperone dolce e cipolla morbida in crosticina dorata) per la valorizzazione del territorio. Fuori concorso il piatto della brigata del Gagliardi, composta da studenti del diurno e del serale insieme a Lorenzo Bagnato (studente speciale) che ha presentato i fagottini ripieni di pecorino, fave e finocchietto selvatico con crumble di noci e pecorino con aria di peperoncino.      

Tra i presenti la dirigente Rombolà ha ringraziato l’assessore alla Cultura dell’Amministrazione di Vibo Valentia Giusi Fanelli che ha organizzato insieme alla Pro Loco un tour per gli ospiti nel centro storico della città. A ribadire i sentimenti e lo spirito del concorso il prof. Pino Cardamone. Nel suo intervento a nome anche del prof. Ramondino, ha sottolineato l’emozione e i sentimenti di gioia “perché è bello stare insieme a voi e restituire l’immagine non solo di una persona non che non c’è più, ma che ha dato, che ha trasmesso a questa scuola professionalità, amicizia, lavoro; che ha dato tutto quello che aveva nell’anima per far crescere tanti giovani. E oggi molti di loro hanno raggiunto alti livelli professionali come dimostrano i componenti della Giuria Emanuele Marcianò (figlio di Rinaldo) e Filippo Battaglia”.

Gli altri componenti, il presidente Antonio Macrì (ex docente del Gagliardi e componente della Fic) Giovanni Benvenuto (enologo e imprenditore), Giuseppe Monteleone (esperto Mira ma che ha rappresentato anche il prof. Fausto Raniti, assente per motivi di salute, a cui è stato indirizzato un forte applauso con la speranza che possa al più presto ritornare a scuola). Anche Franco Fazio (ex docente del “Gagliardi” per 35 anni), ha voluto ricordare i colleghi in quanto “si incrociano sentimenti di gioia e di tristezza”. Tra gli intervenuti l’ex dirigente Pasquale Barbuto, sorpreso dallo slancio affettivo di Vanessa (studentessa speciale) con un caloroso abbraccio, il quale ha ringraziato la dirigente scolastica per l’invito e tutto il personale con cui ha condiviso tante importanti esperienze mettendo in luce il significato di questi momenti in cui emerge il valore della scuola come comunità aperta.   

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