lunedì,Giugno 9 2025

Arriva l’estate e tornano le ruspe schiaccia-tutto sulle spiagge, il Wwf Vibo: «Fermate lo scempio, danni irreparabili a flora e fauna»

Nonostante gli appelli da anni rivolti alle amministrazioni locali e ai gestori dei lidi, l’associazione osserva un incremento di mezzi utilizzati per pulire e spianare gli arenili

Arriva l’estate e tornano le ruspe schiaccia-tutto sulle spiagge, il Wwf Vibo: «Fermate lo scempio, danni irreparabili a flora e fauna»
Ruspe sulla spiaggia e, a lato, dall'alto: tartarughe Caretta caretta, un giglio di mare e un fratino

«Ancora troppe ruspe sulle spiagge calabresi. A rischio flora e nidificazioni di uccelli e tartarughe marine». L’appello lanciato nei giorni scorsi a tutte le amministrazioni dei Comuni costieri è lo stesso che da svariati anni il Wwf ripropone affinché si «eviti l’uso di ruspe, trattori e comunque mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge». L’amara constatazione dell’associazione ambientalista, dopo svariati avvistamenti di mezzi meccanici in azione sulle spiagge anche della Costa degli Dei, è che l’accorato appello «sembra purtroppo essere caduto nel vuoto». Secondo quanto afferma il Wwf attraverso un comunicato stampa, «si moltiplicano infatti le notizie e le immagini raccolte dai nostri volontari sulle spiagge calabresi, dallo Jonio al Tirreno, che mostrano in azione cingolati e gommati adoperati in questo periodo per la pulizia delle spiagge e addirittura per il “livellamento” degli arenili, da lisciare a mo’ di tavoli da biliardo».

«Non ci stancheremo mai di ricordare – sottolineano dall’associazione ambientalista – che invece le spiagge sono necessarie a due specie di uccelli, il Fratino e il Corriere piccolo, che in questo periodo hanno già deposto le uova e in qualche caso stanno già accudendo i pulcini. Né possiamo dimenticare il grosso pericolo che corrono le decine di femmine di tartaruga marina (la Caretta caretta) che ormai sono prossime a deporre le uova negli stessi arenili, uova preziosissime per la sopravvivenza della specie, che invece rischiano di finire schiacciate sotto la sabbia attraversata da pesantissimi mezzi meccanici». Inoltre, l’uso di tali mezzi «danneggia la sempre più rara e preziosa vegetazione tipica delle dune sabbiose, impedendone la crescita e l’insediamento ove tali pratiche vengono perpetuate di anno in anno».

Il Wwf, pertanto, rinnova «e con maggiore vigore – prosegue la nota stampa – un accorato appello alle amministrazioni comunali e ai privati che gestiscono i lidi, affinché si astengano dall’uso di mezzi meccanici sulle spiagge, a partire da subito, proprio perché più tempo passa e più aumentano le probabilità di arrecare un danno irreparabile alla riproduzione delle specie protette. Una pulizia manuale delle spiagge – hanno poi sottolineato dall’associazione ambientalista – potrà garantire nel contempo una idonea frequentazione da parte dei bagnanti e una “casa” a chi da tempo immemorabile affida alla sabbia il futuro di questa antica stirpe di animali».

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