Frazioni costiere nel degrado, affondo del Confasila alla “super-dirigente” Teti

Gianni Patania

Decoro urbano che non c’è, rifiuti in ogni dove, erbacce degne di una giungla tropicale. Nelle frazioni costiere del capoluogo – da Vibo Marina fino a Bivona e Portosalvo – regna incontrastato l’abbandono e cresce, di conseguenza,  l’insofferenza dei cittadini verso un ente comunale percepito come distante ed indifferente. A farsi interprete di questo disagio è ancora una volta Gianni Patania,  esponente del Coordinamento provinciale del Confasila.  Lo fa rivolgendosi direttamente ad Adriana Teti, «nostra “super-dirigente”», alla quale chiede che «venga effettuata con urgenza la dovuta pulizia, vista la situazione di degrado che imperversa in ogni dove, con strade puzzolenti, sporche, mai spazzate a regola d’arte, piene di cespugli e buste abbandonate. Non importa a nessuno se le strade sono comunali, provinciali, statali o del Nucleo industriale – afferma -: vogliamo il giusto decoro quello che noi cittadini meritiamo quello che è previsto nel Capitolato speciale d’appalto».

A Patania «preme sottolineare che il decoro nelle frazioni non si può raggiungere con interventi saltuari, mirati e soprattutto su richiesta… la Ecocar dovrebbe garantire un costante servizio su ogni articolo del Csa invece sembra quasi che si voglia far passare la linea che l’appalto Ecocar 12 milioni di euro, sia basato sulla sola raccolta differenziata, forse perché le premialità s’incassano solo con il raggiungimento del 65 per cento di raccolta differenziata? No, non ci sta bene. Il Csa prevede molti altri servizi essenziali come lo  spazzamento, lavaggio delle strade, la diserbatura, la pulizia delle spiagge ecc. Insomma, servizi inesistenti… o eseguiti malissimo… eppure la nostra dirigente dottoressa Teti dovrebbe notare tutto questo anche perché è solita andare in bici tra Bivona e Vibo Marina, ma forse fa finta di non vedere. Poi altra bella domanda: mi chiedo ma l’assessore Bruni e i suoi ambientalisti del luogo dove sono? Capisco che bisogna anche pranzare, cenare e se necessario pure passeggiare ma il contratto deve essere rispettato in ogni sua parte e per singola voce».

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