lunedì,Maggio 13 2024

Dimenticato il miracolo di San Leonardo: lo scoglio che risparmiò Longobardi è off-limits

Ormai impraticabile il percorso per raggiungere l’enorme macigno “fermato dalla mano del Santo”. Stessa sorte del tracciato naturalistico della Littorina, lasciato senza manutenzione e in preda ai rovi

Dimenticato il miracolo di San Leonardo: lo scoglio che risparmiò Longobardi è off-limits
Lo stato del tracciato dell'ex littorina

Il 27 ottobre del 1927 il trenino a vapore che percorreva il tracciato ferroviario che da Mileto portava a Pizzo e Porto Santa Venere, gremito di viaggiatori, giunto nei pressi della stazione di Longobardi, per poco non veniva investito da un enorme macigno di circa cento quintali staccatosi dal costone della collina e precipitato sulla linea. La tragedia, che in quel caso avrebbe potuto assumere le dimensioni di una strage, fu evitata soltanto grazie alla prontezza di riflessi del macchinista Giuseppe Crea, che riuscì in extremis a fermare la locomotiva a pochi centimetri dal masso che ostruiva il binario. Se fosse rotolato ancora di qualche decina di metri, sarebbe piombato sul centro abitato di Longobardi. Da allora non si è più mosso di un centimetro, nemmeno in seguito alla tremenda alluvione del 2006.

La devozione popolare attribuì lo scampato pericolo all’intercessione di San Leonardo, patrono del piccolo centro vibonese, che “ci aveva messo una mano” fermando l’enorme roccia che avrebbe potuto causare danni e vittime. Ai piedi del masso venne poi posizionata una statua del Santo, in segno di perenne ringraziamento per il provvidenziale intervento. [Continua]

Oggi un cartello poco visibile posto ai margini della Statale 18, nei pressi del bivio di Longobardi, indica il percorso per raggiungere lo “Scoglio di San Leonardo”, ma arrivarci è praticamente impossibile. Il sentiero che porta allo scoglio è preda di sterpi e rovi, come testimonia un escursionista sul suo blog: “tentato il 23 agosto 2020, ma il sentiero della vecchia littorina non ha avuto nessuna manutenzione. Dopo la galleria, i rovi impediscono di passare. Peccato, sembrava tutto molto bello dalle fotografie…”.

Le fotografie di cui parla l’escursionista erano state scattate nel 2012 da Giorgio Maffei, e, per mezzo di quella qui pubblicata, ci si può fare un’idea delle dimensioni del macigno facendo il raffronto con quelle della ragazza e del suo cagnolino.

L’ex tracciato ferroviario meglio noto come quello della “Littorina”, dopo qualche sporadico e parziale intervento, è di nuovo tornato nell’abbandono più completo. I sette chilometri che dalla Madonnella di Vibo portano a Pizzo, offrendo panorami mozzafiato, sono di nuovo impercorribili a causa della mancanza di manutenzione. Per vedere lo “Scoglio di San Leonardo”  restano solo le fotografie.

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