giovedì,Aprile 18 2024

Rifiuti, l’appello del sindaco ai vibonesi: «Collaborate per superare le criticità» – Video

Maria Limardo, affiancata dagli assessori Bruni e Primerano, espone risultati e progetti nel settore Ambiente e “chiama alle armi” sulla raccolta differenziata: «Meglio funziona e maggiori benefici ci sono per tutti»

Rifiuti, l’appello del sindaco ai vibonesi: «Collaborate per superare le criticità» – Video

Una raccolta differenziata che viaggia su una percentuale media del 60 per cento (ad agosto il picco del 66 per cento), rapporti con la ditta che dopo gli “attriti” iniziali vanno via via migliorando, estensione della raccolta alle grandi utenze e ai quartieri finora orfani, nuovi servizi sul piano del decoro. Il Comune di Vibo prova a scrollarsi di dosso l’incubo spazzatura e, al netto delle criticità che ancora il ciclo di smaltimento registra, guarda al futuro con fiducia, puntando tutto sulla collaborazione dei cittadini.

«I primi – come è stato detto a più riprese nel corso di un’apposita conferenza stampa tenutasi oggi a Palazzo Luigi Razza -, ai quali chiediamo collaborazione per venire incontro all’Amministrazione; per il bene della comunità; per non andare in continua emergenza». Al tavolo presenti il sindaco Maria Limardo, il vicesindaco Domenico Primerano, l’assessore all’Ambiente Vincenzo Bruni e la dirigente Adriana Teti.  [Continua]

«I maggiori problemi – ha chiarito in apertura il primo cittadino – derivano dalla gestione dei rifiuti indifferenziati, vista la carenza di impianti di smaltimento. L’unica strada, dunque, è quella di differenziare il più possibile. L’invito è a farlo bene: se le famiglie si abituano a fare una differenziata corretta, l’indifferenziato si riduce al minimo. Serve però grande collaborazione, l’obiettivo è quello di arrivare alla “tariffa puntuale” grazie alla quale ciascuno paga la spazzatura che produce. Questo è il traguardo, nel frattempo sensibilizziamo i cittadini ricordando loro giorno per giorno ciò che va conferito. Certo, restano sacche di inciviltà. Ci sono modelli di cittadino che non sono cittadini modello, ma su questo fronte vigileremo sempre più: abbiamo fatto numerose e salate multe, piazzato delle telecamere anche a sorpresa e continueremo a farlo».

Per Bruni, quella attuale, è la fase della “raccolta spinta”. «Un servizio che interesserà anche le grandi utenze, come la caserma dei carabinieri di località Aeroporto dove abbiamo attivato la raccolta quotidiana dell’umido, e che estenderemo anche ad altre utenze come l’ospedale e il carcere. Ciò che mi sento di dire oggi – ha aggiunto – è che la città non è più una discarica. Non si può considerare una città sporca, nonostante i problemi che siano». Come, ad esempio all’ospedale o al Poliambulatorio, dove si sono creati di recente vasti cumuli di rifiuti. «Bonificare l’ospedale – ha replicato sul punto Bruni – significa rimuovere circa 12 tonnellate di rifiuti, quantità che viene sottratta, di conseguenza, alle utenze private, alle quali invece abbiamo preferito dare priorità». Caso a parte quello del Poliambulatorio dove, ha spiegato l’assessore, «il rifiuto è casalingo portato da utenti che vengono da fuori Vibo per fare le visite e abbandonano lì le loro buste. Ma adesso anche lì rimuoveremo i cassonetti e partirà la differenziata». Resta sempre il problema di cosa fare dei rifiuti dopo le operazioni di bonifica. «Dove lì portiamo?», recitava non a caso il messaggio ricevuto da Bruni in conferenza stampa dagli operai della Ecocar che si sono ritrovati il mezzo pieno dei rifiuti rimossi proprio al Poliambulatorio di Moderata durant. «Il punto cardine è proprio questo – ha spiegato l’assessore – facciamo grandi sforzi per assicurare la raccolta e il decoro ma non abbiamo poi un posto dove conferire la spazzatura indifferenziata».  

Sul contributo delle associazioni, il vicesindaco Primerano ha preannunciato la stipula di un protocollo d’intesa per la costituzione di Comitati di quartiere: «Le associazioni ci daranno una mano se noi saremo puntuali nel servizio di raccolta dei rifiuti, per azioni di controllo e verifica, con l’obiettivo di avere una città più pulita». L’ottimismo, insomma, è di rigore dalle parti del Comune rinfrancato «dall’ultimo rapporto di Legambiente sul costo della tariffa rifiuti per famiglia nei capoluoghi di provincia che dà Vibo al penultimo posto con 187 euro a famiglia. Paghiamo molto di meno di altre città – ha spiegato Primerano – dove il servizio arriva a costare circa il doppio».

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