sabato,Aprile 20 2024

Antenna di telefonia 5G a Coccorino, negativo il parere del legale

La giunta comunale di Joppolo aveva chiesto chiarimenti all’avvocato Renda che ha ora depositato le proprie conclusioni: il Comune deve rigettare l’istanza della Wind

Antenna di telefonia 5G a Coccorino, negativo il parere del legale

E’ negativo il parere legale chiesto dalla giunta comunale di Joppolo il 21 luglio scorso in relazione all’installazione di un’antenna di telefonia 5G nella frazione Coccorino. Un parere che chiude ogni possibilità di installazione da parte della Wind dell’antenna nel terreno del padre dell’attuale vicesindaco Dino Sterza, tranne che la giunta voglia bypassare il parere legale (resta da capire allora perché l’ha chiesto) e seguire la strada del silenzio assenso che potrebbe però scatenare una sollevazione da parte dei cittadini di Coccorino e dintorni, tutti contrari all’installazione dell’antenna e preoccupati per la loro salute e quella dei propri figli. [Continua]

La salute pubblica prima di tutto. Questo in ogni caso quanto sostiene l’avvocato Giuseppe Renda nel parere legale indirizzato al sindaco del Comune di Joppolo, Carmelo Mazza, ed al responsabile dell’Ufficio Tecnico. Innanzitutto, l’avvocato Renda ricordando una sentenza della Corte Costituzionale del 2003 ribadisce che spetta ai Comuni la localizzazione degli impianti di telefonia mobile ma fra “l’invasività delle antenne e la salute pubblica deve primeggiare quest’ ultima, non essendo ammissibile l’esposizione dei cittadini – ricorda l’avvocato Renda – alle irradiazioni dei campi elettromagnetici”.

La Wind invece contesta invece la competenza del Comune di Joppolo a dettare regole per l’installazione degli impianti radioelettrici, in quanto la legge disciplinerebbe in maniera esaustiva la materia, non lasciando alcuno spazio residuo, secondo la società di telefonia, alla potestà regolamentare comunale.

Nello specifico, il regolamento del Comune di Joppolo prescrive, all’art. 4, che gli impianti di telefonia mobile non possono essere installati in “aree comprese nel perimetro di 500 metri di distanza da asili, scuole, ospedali, case di cura, aree verdi attrezzate e aree destinate all’infanzia”.

Può, dunque, il Comune di Joppolo dettare regole per l’installazione degli impianti? Per l’avvocato Renda assolutamente sì, “apparendo la regola dettata dal Comune sufficientemente specifica ed omogenea, nonché proporzionata e ragionevole”.

Il diritto alla salute prevale. Ed ancora: “Nel caso di specie, la regola distanziale dettata dal regolamento comunale, ha tenuto nella dovuta considerazione i principi fondamentali sanciti legislativamente e confermati dalla giurisprudenza, secondo cui il diritto alla salute è costituzionalmente fondamentale e deve essere inteso nella sua accezione più ampia, comprensiva anche della salubrità ambientale e della qualità della vita, sicchè il conflitto tra interessi economici ed industriali e l’interesse alla salubrità dell’ambiente, non può che essere risolto in favore di quest’ultimo”. Stando al parere legale, quindi,le “esigenze produttive non possono mai funzionare come limite al diritto alla salute, anzi, al contrario, è quest’ultimo che deve potersi esplicare in tutta la sua compiutezza, fino al sacrificio delle esigenze della produzione”.

Il Comune di Joppolo
Il Comune di Joppolo

Il Comune può e deve rifiutare l’autorizzazione. L’avvocato Giuseppe Renda entra poi ancor più nello specifico e sostiene che “non appare giustificata, inoltre, la considerazione posta da Wind3 a sostegno della sua istanza, secondo cui il Comune non potrebbe rifiutare l’autorizzazione, trattandosi di opere di urbanizzazione primaria”. Tali interventi, infatti, si qualificano “come nuove costruzioni e non sono, quindi, sottratti al controllo comunale. Ne deriva, tra l’altro, che essendo le opere di urbanizzazione assentite dal Comune, si può affermare – sostiene l’avvocato Renda – che sempre al Comune spetta la competenza ad assentire la localizzazione degli impianti di telecomunicazione”.

Le conclusioni. Chiare quindi le conclusioni dell’avvocato Renda a cui la giunta comunale di Joppolo ha chiesto un parere legale: “Il Comune di Joppolo, nell’ipotesi in cui il posizionamento dell’impianto non risulti rispettoso delle norme di regolamento, è legittimato a rigettare l’istanza di autorizzazione presentata dalla Wind3 e relativa alla realizzazione di un impianto di telefonia mobile in loc. Ducone della frazione Coccorino”. Se proprio lo si vuole installare dovrà essere individuato un sito diverso dal terreno del padre del vicesindaco in località Ducone apparendo condivisibile l’invito della stessa società Wind a partecipare ad un tavolo tecnico, al fine di valutare la possibilità di soluzioni alternative.
In tale sede l’Amministrazione comunale o la società istante – ricorda l’avvocato Renda – potranno avanzare proposte che prevedano la installazione degli impianti in questione su aree che, nel rispetto delle norme del regolamento comunale, soddisfino le esigenze dalla società istante, volte ad ottenere la ottimizzazione della copertura nell’ambito del territorio del Comune di Joppolo”. Nulla da fare, dunque, per l’attuale localizzazione. La “palla” sull’installazione dell’antenna di telefonia passa ora alla giunta comunale guidata dal sindaco Carmelo Mazza.

Il 7 ottobre scade infatti il termine per esprimersi per il diniego ovvero scadono i 90 giorni dalla presentazione delle integrazioni richieste, dall’ufficio tecnico comunale.

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