Il Parco naturale regionale delle Serre protagonista oggi sulle pagine del National Geographic, una delle principali testate internazionali nel campo della natura e della conservazione ambientale. «Un riconoscimento di grande rilievo – commentano dal Parco –, che conferma la qualità del lavoro svolto negli ultimi anni per la tutela della biodiversità e la valorizzazione responsabile del territorio».

Il magazine, punto di riferimento mondiale da oltre un secolo nella divulgazione scientifica e naturalistica, dedica attenzione al progetto di reintroduzione del cervo italico all’interno delle Serre: una sottospecie in via di estinzione, l’unica interamente italiana, che è tornata sulle montagne vibonesi nel 2023.  Il progetto è frutto di una collaborazione strutturata tra Parco delle Serre, Wwf Italia, Università di Siena, Carabinieri forestali, Enti di ricerca e Regione Calabria. Nel corso dei mesi peraltro è stata documentata anche la nascita di nuovi esemplari: per la prima volta nel luglio del 2024, mentre quest’anno ben due piccoli cervi sono stati ripresi dalle video trappole installate nell'area protetta.

«La presenza del Parco delle Serre su National Geographic – dichiara il commissario Straordinario, Alfonso Grillo – non è una semplice citazione. È un attestato autorevole di credibilità e valore. Significa che ciò che stiamo costruendo qui non è soltanto locale, ma rappresenta un esempio riconosciuto a livello nazionale e internazionale. La reintroduzione del cervo italico racconta una Calabria che cura, custodisce e genera futuro».

Il Parco delle Serre è stato scelto quale unico luogo in Italia in cui tentare la reintroduzione e salvare dall’estinzione la specie. Testimonianza del grande valore ambientale e di biodiversità riconosciuto a livello nazionale all’area protetta. «Il riconoscimento contribuisce inoltre a rafforzare la reputazione della regione nella comunità scientifica globale e ad alimentare una nuova narrazione della Calabria: una terra che protegge la propria bellezza e investe sulla sostenibilità come leva di sviluppo».

«Questa è una vittoria collettiva – prosegue il commissario Grillo – che appartiene a chi studia, a chi opera sul campo, a chi lavora nei boschi, a chi crede che la natura sia un bene comune vivo. La Calabria non si limita a parlare di biodiversità, la tutela con atti concreti. Continueremo su questa strada, con serietà e responsabilità. Il futuro della biodiversità è nelle nostre mani. E oggi, dalle Serre, parliamo all’Italia e al mondo con l’autorevolezza dell’esempio».