Il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco, ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente che introduce un divieto assoluto di spandimento e utilizzo di fertilizzanti e prodotti fitosanitari contenenti composti di azoto e fosforo. Un divieto imposto per ben 1.000 metri da entrambi i lati di tutti i corsi d’acqua, canali di scolo, fossi e alvei del territorio comunale. L’obiettivo dichiarato è prevenire il “mare verde”, cioè fenomeni di eutrofizzazione e fioritura algale che sono causati principalmente proprio dall’eccesso di azoto e fosforo usato in agricoltura.

La decisione, tuttavia, ha suscitato forti reazioni da parte del gruppo “Opposizione Civica” che attraverso il portavoce Enzo Comerci, ha espresso «preoccupazione per le ripercussioni sull’agricoltura nicoterese», sottolineando che il provvedimento «di fatto vieta l’uso su tutto il territorio comunale di qualsiasi tipo di concime, chimico o organico, mettendo in difficoltà centinaia di piccole e medie aziende».

«Con questa ordinanza, cervellotica, emessa con leggerezza ed irresponsabilità – continua Comerci - si mortifica un settore che dà da vivere a migliaia di persone. Aziende costituite principalmente da agrumeti, vigneti e uliveti che necessitano di una adeguata concimazione per essere produttive e competitive. Opposizione Civica, dunque, giudica l’ordinanza «dannosa per l’economia locale» e ne chiede la revoca immediata, evidenziando come l’indagine ambientale dell’Arpacal citato nell’atto risalga «a oltre due anni fa».

Secondo Comerci, l’amministrazione avrebbe dovuto intervenire «in tempi e modi diversi, coinvolgendo le categorie produttive» prima di adottare misure così restrittive. Dal canto suo, Palazzo Convento difende la scelta come «atto di responsabilità verso la salvaguardia del mare e della salute dei cittadini», in attesa di ulteriori verifiche e valutazioni tecniche.