Gli incontri nell’ambito del corso di Alta formazione green social impact manager avranno il compito di accendere i riflettori sui temi della educazione, bene comune e sicurezza dei territori
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La Fondazione Augurusa continua a mandare avanti il “modello Filogaso”. Nei prossimi giorni il paese sarà teatro di incontri nell’ambito del corso di Alta formazione green social impact manager (green sim) promosso dalla Fondazione Antonio Emanuele Augurusa, grazie alla partecipazione in loco di autorevoli figure istituzionali e religiose che porteranno agli studenti e alla comunità la propria visione e il proprio contributo sui temi della prevenzione, della sicurezza, dell’educazione e del bene comune. Interventi che si inseriscono nel più ampio percorso di dialogo tra sostenibilità, etica pubblica e responsabilità collettiva, che il sodalizio ha avviato nelle scorse settimane con il coinvolgimento di professionisti provenienti dal Governo, dalla Banca Mondiale e dalle Nazioni Unite.
È atteso per venerdì 10 ottobre l’arrivo di monsignor Attilio Nostro, vescovo di Mileto–Nicotera–Tropea e segretario della Conferenza episcopale Calabra (Cec), che nella Chiesa Sant’Agata di Filogaso porterà il proprio insegnamento sui temi dell’educazione e del lavoro condividendo con i giovani Green Sim riflessioni e buone pratiche sul Global Compact on Education - l’alleanza proposta da Papa Francesco attorno al tema dell’educazione - e i suoi 7 impegni per cambiare il mondo.
Martedì 14 ottobre, invece, spazio agli interventi di Anna Aurora Colosimo, prefetto di Vibo Valentia, e di monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vice presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) per l’Italia meridionale. Ben oltre la visita istituzionale, il Prefetto salirà in cattedra portando all’attenzione degli studenti il tema della “Prevenzione e della sicurezza come strumenti fondamentali per lo sviluppo e la rigenerazione dei territori", ambiti che rappresentano un pilastro della missione della Fondazione.
La capacità di coniugare legalità, coesione sociale e crescita sostenibile costituisce infatti un presupposto imprescindibile per la costruzione di modelli territoriali solidi e competitivi. Nella stessa direzione, mons. Savino porterà una testimonianza cruciale sui valori della solidarietà, della dignità del lavoro e dell’etica dell’economia alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, indispensabili per uno sviluppo sostenibile fondato su trasparenza, inclusione e giustizia sociale.
Appuntamenti che testimoniano l’impegno della Fondazione, capace di coniugare l’impegno su scala locale che rivolge alla propria comunità e una prospettiva globale che avvicina entità e professionisti chiave per lo sviluppo futuro su scala internazionale.


