A due giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste per il rinnovo del Consiglio provinciale di Vibo Valentia, interviene con un appello pubblico Mariella Epifanio, consigliera comunale di Zambrone. Un invito esplicito al centrosinistra a non partecipare alla competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio provinciale come gesto di rottura nei confronti dell’attuale presidente della Provincia, Corrado L’Andolina, sindaco di Zambrone, rimasto in carica nonostante le dimissioni di sette consiglieri e la caduta del Consiglio che ha portato a nuove elezioni.

Epifanio apre la sua riflessione denunciando il clima politico e istituzionale che, a suo avviso, opprime la comunità vibonese: «Stiamo attraversando uno dei periodi peggiori che la storia della nostra provincia abbia mai vissuto», scrive. Un territorio, sostiene, che «non riesce a riconoscersi nella sua rappresentanza: asettica e distaccata dal suo consiglio, come un ingranaggio che non si incastra col resto del meccanismo e non produce perciò azione».

Secondo l’esponente politica, la crisi non sarebbe solo amministrativa, ma identitaria: una distanza crescente tra istituzioni e comunità.

Il centrodestra pronto alla “non partecipazione”

La consigliera richiama le voci di un centrodestra intenzionato a non presentare alcuna lista per le prossime provinciali. Un fatto che giudica tutt’altro che secondario: «Alcune indiscrezioni indicano che nessun partito del centrodestra sarebbe intenzionato a presentare una lista… Una scelta che rappresenterebbe un segnale politico rilevante, che può essere interpretato come un atto di forte contrapposizione nei confronti dell’attuale presidente della Provincia».

Secondo Epifanio, il gesto dei partiti di destra — se confermato — mostrerebbe «determinazione e unità decisionale», ma al tempo stesso metterebbe in luce una «frattura più ampia» tra la leadership provinciale e componenti significative del blocco politico che tradizionalmente ha avuto un ruolo centrale a Vibo.

L’appello al centrosinistra: «Non partecipate, serve un atto politico forte»

È qui che Epifanio lancia il suo messaggio più netto: chiede ai partiti del centrosinistra di non presentare liste. Una scelta che definisce non come rinuncia, ma come presa di posizione necessaria: «Voglio rivolgere un appello ai partiti del centrosinistra affinché scelgano di non prendere parte a questa tornata elettorale».

E chiarisce le ragioni: «Tale decisione non vuole essere un gesto di rinuncia, ma un atto politico forte, capace di segnalare con chiarezza la necessità di un cambiamento profondo nelle modalità di gestione dell’Amministrazione Provinciale».

La consigliera riferisce di essersi confrontata con dirigenti di partito del fronte progressista che condividono questa impostazione.

Una mossa che avrebbe ricadute dirette sul presidente L’Andolina

La non partecipazione dell’intero centrosinistra — sommata all’astensione del centrodestra — avrebbe un effetto evidente: l’isolamento politico del presidente Corrado L’Andolina proprio nel momento in cui è chiamato al rinnovo dell’assemblea che dovrà affiancarlo nella guida dell’ente.

Una forma di boicottaggio istituzionale che, nelle intenzioni di Epifanio, punta a denunciare la gestione attuale della Provincia e a provocare una cesura politica netta.

«Solo una scelta coraggiosa può restituire senso alle istituzioni»

L’appello di Epifanio si chiude con una dichiarazione di intenti che va oltre la congiuntura elettorale: «La provincia di Vibo ha bisogno di rinascere», afferma, aggiungendo che «solo da una scelta così coraggiosa può nascere un nuovo percorso, capace di restituire fiducia ai cittadini e senso alle istituzioni».

«Il mio invito accorato - conclude - è rivolto alle forze politiche, agli amministratori e ai rappresentanti del centrosinistra per riflettere responsabilmente sul valore di una presa di posizione collettiva».