mercoledì,Aprile 24 2024

Gite fuoriporta: l’appello del Wwf al rispetto della natura

L'auspicio è che vengano rispettate alcune norme di semplice buona educazione e di rispetto nei confronti della natura

Gite fuoriporta: l’appello del Wwf al rispetto della natura

L’arrivo del tanto atteso bel tempo e il lungo ponte festivo del 25 aprile non potrà che favorire l’esodo dei Calabresi verso la campagna, i boschi, le rive del mare per trascorrere una giornata serena in compagnia di parenti e amici. Purtroppo però in molti casi le tradizionali scampagnate si concludono con l’abbandono di tutti i rifiuti dei vari pic-nic, senza nessun rispetto proprio per quei luoghi che, evidentemente per la loro bellezza, erano stati scelti per godere di un contatto con la natura; con la conclusione, paradossale, che si deturpa e si imbruttisce proprio quello che prima era bello e pulito. Una triste e sconsolante abitudine testimoniata dalla visione di prati e boschi disseminati di ogni genere di pattume, dagli immancabili piatti, buste e bicchieri di plastica, alle bottiglie di birra, ai rifiuti organici: uno spettacolo vergognoso che, nonostante i ripetuti inviti e il trascorrere degli anni, sembra destinato a ripetersi ad ogni occasione, specie nelle giornate più “a rischio” come Pasquetta, Ferragosto e, appunto, la Festa della Liberazione. [Continua in basso]


Da qui l’appello del WWF affinché vengano rispettate alcune norme di semplice buona educazione e di rispetto nei confronti della natura e di chi ci sta accanto, come ad esempio quella di raccogliere tutti rifiuti in maniera differenziata e riportarli nei rispettivi paesi e città di provenienza, non danneggiare le piante, non
arrecare alcun disturbo agli animali, evitare di accendere fuochi nei boschi, tenere basso il volume di apparecchi acustici. Se tutti rispettassimo queste semplici regole di civiltà, a partire dalla prossima
scampagnata potremmo avere la soddisfazione di ritrovare quel posto, o uno diverso, ancora bello e pulito per come vorremmo. Così come nessuno mangerebbe in una sala da pranzo sporca e piena di rifiuti, perché non considerare quel prato, quel bosco, quella riva del mare, come se fossero un po’ anche casa nostra? La natura ringrazia.

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