“Saggio compagno”, tra gli arrestati il vibonese Cuturello

C’è anche un esponente del clan Mancuso di Limbadi tra i 36 fermati ieri, in diverse province, dai carabinieri di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione “Saggio compagno” che ha portato allo smantellamento delle consorterie legate al cosiddetto “locale” di Cinquefrondi.

Si tratta di Salvatore Cuturello, 45 anni, di Nicotera, nipote acquisito di Peppe Mancuso, detto “‘Mbrogghjia”, boss ristretto all’ergastolo. Cuturello, unico vibonese coinvolto nell’operazione, al momento del fermo non era sottoposto ad alcuna misura restrittiva, nonostante sia sotto processo nel procedimento “Impeto” per fatti risalenti alla fine degli anni ‘90.

Da tempo trasferitosi nel Milanese, il suo nome era stato recentemente tirato in ballo dal pentito Giuseppe Moscato il quale ha riferito come Cuturello avrebbe dato il via libera per l’eliminazione di Pantaleone Mancuso “Scarpuni” da parte dei piscopisani.

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